Sequenziato il genoma di un antico abitante di Pompei

Le Scienze INTERNO

O meglio, abbiamo trovato il DNA antico del genere Mycobacterium, ma non quello della specie

Oggi, l’area archeologica di Pompei è un sito dell’UNESCO: anni e anni di scavi hanno portato alla luce edifici e reperti che ci hanno permesso di scoprire come si viveva in questa città portuale dell’impero romano.

Morirono oltre 2000 persone, soffocate dalle ceneri e intossicate dalle inalazioni di monossido di carbonio e anidride carbonica (Le Scienze)

Ne parlano anche altre fonti

È andata così per uno dei due corpi rinvenuti nella stanza 9 della Casa del Fabbro, oggetto dello studio. Chi era l’uomo di Pompei. Aveva tra i 35 e i 40 anni ed era malato, l’uomo i cui resti sono stati rinvenuti nella Casa del Fabbro, nella Regio I dell’antica Pompei. (inItalia)

Il soggetto in studio, essendo stato scavato nel 1934 ed essendo rimasto a lungo esposto, presenta percentuali di un DNA endogeno inferiori agli standard che si rilevano nella mappatura strutturata e ragionata ancora in corso. (Positanonews)

: Viva et al. Serena Viva, nata a Galatina 42 anni fa, è dottore di ricerca in Archeologia con una tesi in antropologia fisica (2017). (Galatina)

Il soggetto in studio, essendo stato scavato nel 1934 ed essendo rimasto a​ lungo esposto, presenta percentuali di un DNA endogeno inferiori agli standard che si rilevano nella mappatura strutturata e ragionata ancora in corso. (MeteoWeb)

Le temperature elevate distrugge la matrice ossea alterando la qualità del DNA, in questo caso però il decesso sembra essere avvenuto da soffocamento da nube di cenere vulcanica. Ebbene, per la prima volta è stato ricostruito tutto il profilo genetico della vittima dell'eruzione del 79 d. (HDblog)

Credits: Notizie degli Scavi di Antichità, 1934, p. 286, fig. Scoperto il primo genoma di una vittima di Pompei. (la Repubblica)