Coronavirus, l'appello dei medici di base: "Mettetevi in autolockdown"

Corriere dello Sport.it SALUTE

Ed ancora: "Bisognerebbe uscire solo se ve ne è stretta necessità e va evitata la socialità con amici e parenti nelle abitazioni".

Tale membro sarà poi 'attenzionato' e monitorato in modo particolare per cogliere subito l'insorgenza di eventuali sintomatologie legate a Covid-19".

In questo momento, conclude, "va preservata la produttività e l'attività lavorativa, sacrificando tutte le altre attività sacrificabili e non necessarie". (Corriere dello Sport.it)

Su altre testate

Gli esami saranno realizzati in spazi predisposti dalle Asl, negli studi dei medici di base quando adeguati o in alcuni casi direttamente a domicilio. Lo hanno annunciato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il commissario di Alisa Walter Locatelli e il presidente dell'Ordine dei medici di Genova Alessandro Bonsignore. (Telenord)

È stato sottoscritto un accordo tra Regione Liguria e medici di medicina generale della Liguria: i medici di famiglia potranno effettuare e refertare i test antigenici ai loro pazienti sulla base delle procedure vigenti. (Città della Spezia)

E' l'appello lanciato alla popolazione da Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg). "Anche senza indicazioni in tal senso da parte delle istituzioni - sottolinea - i cittadini dovrebbero comprendere la gravità della situazione e considerare l'opportunità in questo momento di un autolockdown". (L'Unione Sarda.it)

Con l’accordo odierno sarà possibile, per i medici aderenti al progetto, effettuare tamponi rapidi in soggetti asintomatici che siano venuti a contatto con casi positivi. «La situazione nel complesso resta analoga a quella dei giorni passati, a fronte di un numero molto elevato di tamponi. (Riviera24)

"E' giunto il momento che i cittadini considerino la necessità di un autolockdown per limitare al massimo il rischio di contagio a fronte dei numeri in preoccupante crescita". Ovviamente, chiarisce all'Ansa, "vanno preservate le attività lavorative ma tutto il resto, ciò che non è cioè necessario, in questo momento deve essere sacrificato in nome della salute pubblica". (Alto Adige)

Le dosi di vaccino antinfluenzale «sono nella disponibilità della maggioranza dei medici di famiglia e sono arrivate nelle Asl, ma molti medici non le stanno acquisendo e dunque non stanno procedendo alla vaccinazione delle fasce di popolazione a rischio poichè stanno scarseggiando i dispositivi di protezione individuale dpi come mascherine, guanti e camici monouso». (Leggo.it)