Sono passati due decenni dall'omicidio di Novi Ligure

Yahoo Notizie INTERNO

Un programma Mediaset ogni sera attacca la Rai e i suoi dipendenti, e la Rai che fa?

In sintonia con la collega consigliera d'amministrazione Rita Borioni, che su Facebook ha scritto: "Botteri, Sciarelli, Bortone, Giandotti non andavano bene?

Mercoledì sera in Vigilanza l'amministratore delegato Salini saprà spiegarci la ratio di questa scelta", ha detto riferendosi all'audizione dell'ad Rai fissata per il 24 febbraio

"Tra le professioniste dell'informazione del Servizio Pubblico, quest'anno, non ne abbiamo trovate altre ugualmente meritevoli. (Yahoo Notizie)

Se ne è parlato anche su altri media

I carabinieri, tuttavia, non tardarono a scoprire la verità dietro al delitto di Novi Ligure: i fidanzati avevano inferto alle vittime ben 97 coltellate. Francesco De Nardo, padre della donna, non ha mai smesso di starle accanto, nonostante l’efferato gesto nei confronti degli altri membri della famiglia. (Yeslife)

Il marito e padre delle vittime, l'ingegner Francesco De Nardo, che secondo i racconti di Omar doveva essere la terza vittima del massacro, da subito ha deciso di stare vicino alla figlia, di sostenerla. (Notizie - MSN Italia)

E tanto tempo più tardi i due assassini all’epoca minorenni, si sono rifatti una vita: lui in Toscana, lei, laureatasi in comunità, si è anche sposata – ESCLUSIVE | VIDEO Don Antonio Mazzi: “Erika De Nardo innamorata? Con il papà ridiamo delle sue cotte” - GUARDA IL MASSACRO - Era il 21 febbraio 2001 quando Erika, 16 anni, e il fidanzatino Omar, massacrarono con 97 coltellate la mamma e il fratellino di lei nella villetta di famiglia a Novi Ligure, Alessandria: Susi Cassini, 42 anni, e il piccolo Gianluca De Nardo, appena dodicenne. (OGGI)

Per alcuni casi alla base c'è un disturbo psicopatologico importante - quasi sempre schizofrenia o psicosi – per altri invece possiamo parlare di comportamenti che non rientrano nella patologia psichiatrica. (ilGiornale.it)

Il procuratore di Alessandria, che si occupò del caso, appurò che la motivazione del delitto era legata ai rapporti conflittuali all’interno della famiglia De Nardo ed emanò una sentenza definitiva condannando Erika De Nardo e Omar, rispettivamente a 16 e 14 anni di detenzione. (ultimaparola.com)

«Il mio unico cruccio è che Erika e Omar, pur avendo scontato le loro condanne, non si siano mai riabilitati sul serio». «Un giorno e mezzo dopo venni chiamata a occuparmi del caso», dice la pm Locci, «interrogai Erika. (Vanity Fair Italia)