Mafia a Catania, disarticolati due clan: in manette 40 tra boss e affiliati

La Repubblica INTERNO

Disarticolate due organizzazioni criminali locali legate a doppia mandata con la famiglia catanese di Cosa nostra dei Santapaola-Ercolano: scoperto che i boss si avvalevano di imprenditori conniventi e organizzavano truffe all’Inps per percepire l’indennità di disoccupazione.

L’operazione ha fatto emergere una situazione di grave inquinamento mafioso del tessuto economico locale, come dimostra l’individuazione di diversi imprenditori che consapevolmente favorivano le illecite attività del clan. (La Repubblica)

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Imprenditori conniventi. Le indagini hanno permesso di ricostruire la rete di favori da imprenditori locali volti a favorire consapevolmente le illecite attività del clan Il provvedimento colpisce in particolare il gruppo di Paternò storicamente diretto dalle famiglie Alleruzzo, Assinnata e Amantea e il gruppo di Belpasso. (BlogSicilia.it)

Quaranta arresti tra le province di Catania, Siracusa, Cosenza e Bologna per associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di droga, estorsioni e associazione a delinquere per falsi e truffe ai danni dell'Inps. (CataniaToday)

4) ASSINNATA Domenico Filippo, nato a Agira il 29/04/1952;. 8) DI LEO Lorenzo, nato a Paternò 10/11/1991;. (Corriere Etneo)

Il sistema fraudolento usato dall’imprenditore è stato scoperto grazie alla verifica dei presupposti soggettivi e dei requisiti di legge, svolta anche mediante l’interscambio informativo con l’Agenzia della Regione Calabria per le Erogazioni Agricole (Arcea). (Corriere di Lamezia)

Le indagini, coordinate dalla Dda di Catania, hanno permesso di ricostruire gli organigrammi di gruppi mafiosi della famiglia Santapaola-Ercolano a Paternò e Belpasso Sulla scorta delle sentenze passate in giudicato sopra menzionate, risultava giudiziariamente accertata l’esistenza di un clan mafioso operante in Paternò, diretto e organizzato nel tempo dalle famiglie ALLERUZZO, ASSINNATA e AMANTEA. (95047)

Dalle indagini emergevano anche i contributi al sodalizio mafioso da parte di imprenditori di Paternò con condotte volte a favorire consapevolmente le illecite attività del clan. E’ quanto emerge da un’inchiesta coordinata dalla Dda etnea sfociata nell’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare per 40 indagati. (95047)