Covid: il virus arretra, ma ora c'è una nuova emergenza per gli ospedali, gli aggiornamenti

iLMeteo.it INTERNO

Un esempio è quello del Cardarelli di Napoli dove è in atto una vera e propria crisi del pronto soccorso con un concorso flop.

C'era un tempo in cui il posto di lavoro a tempo indeterminato in ospedale era considerato un prestigioso traguardo.

"Quello dell’affollamento è un tema che riguarda la grande questione del personale, noi dobbiamo investire di più e finalmente abbiamo fatto scelte molto forti. (iLMeteo.it)

La notizia riportata su altre testate

“Nel tempo, si sono sviluppate delle criticità che ora devono trovare soluzioni di sistema: il grave sovraffollamento del Pronto Soccorso; la carenza di personale, in prevalenza medico e l’integrazione tra il sistema di Emergenza-Urgenza pre-ospedaliero e ospedaliero”. (AltaRimini)

In una nota, diffusa per conto di Simeu, Pastorelli spiega che «nel 2019 si sono contate nei pronto soccorso toscani un milione e mezzo di visite. A questo si aggiunge il problema del «boarding», il carico di lavoro costituito dai pazienti già trattati, in attesa di ricovero in corsia, ma che restano in pronto soccorso perché non ci sono letti disponibili (Corriere Fiorentino)

Mancano quasi 5.000 medici nei pronto soccorso italiani. Francesca Mangiatordi, medico MEU ha evidenziato le buone ragioni per continuare a resistere e a lottare per difendere i pronto soccorso dal rischio estinzione (News Rimini)

Oltre 1.000 medici e infermieri della medicina d’urgenza si sono incontrati al Palacongressi di Riccione per dibattere sugli attuali problemi e delineare possibili soluzioni per il futuro. Le ombre della medicina dell’emergenza sono state invece delineate da Francesco Pugliese, Presidente del comitato scientifico del Congresso (RiminiToday)

Sono circa 600 i medici dell’emergenza e urgenza che nel 2022 hanno scelto di dimettersi dai pronto soccorso, al drammatico ritmo di circa 100 unità al mese. E questo disinteresse incide molto sulle scelte dei professionisti rispetto al proprio futuro. (RiminiToday)

Le condizioni di lavoro dei medici e anche degli infermieri di Pronto soccorso - secondo Simeu - non consentono i giusti e necessari tempi di riposo, di recupero psico-fisico e spazio da dedicare alla loro formazione e agli indispensabili aggiornamenti professionali. (Alto Adige)