Green pass. Grillo, lo Stato paghi il tampone ai lavoratori non vaccinati, sono circa 3,5 mln

Agenpress INTERNO

Non tutti questi sono lavoratori: potrebbero essere disoccupati, inattivi e non occupati, almeno per i 2/3, quindi 2,5-3 milioni”.

Questi lavoratori potrebbero essere individuati automaticamente attraverso uno scambio dati tra Sogei che detiene i dati sui green pass, e INPS che detiene i codici fiscali dei lavoratori e le aziende dove lavorano

- Advertisement -. - Advertisement -. AgenPress – “Ad oggi, sono circa 41 milioni gli italiani con vaccinazione completa, che corrisponde all’80% della popolazione over 12. (Agenpress)

Se ne è parlato anche su altri media

I datori di lavoro inoltre individuano i soggetti incaricati dell’accertamento e della contestazione delle eventuali violazioni. Chi controlla. I datori di lavoro sia del settore pubblico sia del settore privato. (News Rimini)

Ai dipendenti che entreranno in azienda senza il green pass, invece, verrà data una sanzione da 600 a 1.500 euro oltre a eventuali provvedimenti disciplinari, anche se sarà escluso il licenziamento. Particolari criticità riguardano le piccole imprese, in cui un eventuale divieto di accesso a lavoratori con compiti specializzati potrebbe compromettere il processo produttivo. (piacenzasera.it)

Dal 15 ottobre scatterà l'obbligo del Green Pass per tutti i luoghi di lavoro. Il Green Pass sarà attivo fin da subito e non sarà più necessario aspettare 15 giorni, come invece era previsto fino ad oggi (La Voce delle Valli)

(askanews) – In caso di esigenze specifiche, i datori di lavoro potranno chiedere il green pass ai dipendenti con un anticipo non superiore alle 48 ore. Martedì 12 ottobre 2021 - 13:34. Cosa prevede la bozza del Dpcm sul green pass. (askanews)

Il green pass o il QR code possono essere utilizzati dal datore di lavoro solo ed esclusivamente per verificare che il dipendente, a partire dal 15 ottobre, sia in regola per accedere al posto di lavoro, ovvero provvisto di passaporto vaccinale. (Quotidiano di Sicilia)

Ma c’è chi continua a ritenerlo sbagliato: “Così come è scritta la norma che entrerà in vigore il 15 ottobre è inapplicabile”, dice Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia, che raggruppa pilastri dell’agroalimentare (Scuola & Concorsi)