L’Iran rilancia sul nucleare e per il dialogo con gli Usa cerca la mediazione italiana
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Un lavoro complesso. Una triangolazione tra Iran, Italia e Stati Uniti su cui il governo preferisce mantenere il massimo riserbo. Giorgia Meloni ha descritto così l’operazione che ha portato alla liberazione di Cecilia Sala. I dettagli saranno forniti solo nelle sedi opportune. Ma ora la partita può giocarsi ora su un altro livello, quello del dialogo tra Teheran e l’Occidente. La Repubblica islamica è da tempo che lancia segnali al resto del mondo. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altre testate
Mentre il presidente eletto Donald Trump è in cerca di opzioni per un premio Nobel per la pace e tutti gli occhi sono puntati sulla guerra della Russia all’Ucraina, un candidato meno inverosimile per un accordo potrebbe essere il programma nucleare iraniano e la sicurezza del Golfo. (L'HuffPost)
Si può riassumere così l’analisi pubblicata nelle scorse ore dalla rivista specializzata Foreign Affairs. A sorprendere gli osservatori non è solo la constatazione che la finestra temporale per risolvere il complicato dossier internazionale si stia per chiudere ma anche il fatto che l’autore dell'intervento sia Richard Nephew, ex consulente per i rapporti con la Repubblica Islamica dell’ex presidente Barack Obama e dell’attuale inquilino della Casa Bianca Joe Biden: i due massimi esponenti del partito democratico che più di tutti si sono spesi per trovare l’accordo con il regime degli ayatollah al fine di allontanare lo spettro della soluzione militare. (il Giornale)
All’esterno il collasso degli alleati, con la leadership di Hamas e Hezbollah decimata da Israele e il regime di Bashar al-Assad deposto dal gruppo jihadista guidato da Abu Mohammed al-Jawlani. E’ un Iran indebolito quello che si appresta ad affrontare il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump. (CremonaOggi)
Il suo obiettivo non è quello di un regime change. Non è un mistero che il presidente americano in pectore abbia intenzione di rispolverare la politica della “massima pressione” su Teheran. (Panorama)
Nei confronti dell’Iran serve una «diplomazia intelligente», ha dichiarato più di un volta James Vance, il vice di Trump, ex marine reduce dall’Iraq nel 2005. (il manifesto)
Donald Trump sta per tornare alla Casa Bianca intenzionato a limitare o distruggere il programma nucleare iraniano, ma con meno tempo per decidere e, apparentemente, meno opzioni rispetto a otto anni fa. (Inside Over)