Vladimir Putin, la grande fuga che può travolgerlo. "Contro di noi", chi sono i 100 che lo molleranno

Liberoquotidiano.it ESTERI

Una "purga" tra i diplomatici rischia di essere controproducente e Putin lo sa bene

Parole che lo hanno costretto a chiedere protezione alla Svizzera per paura di ritorsioni da parte di Vladimir Putin.

Anche Anatolij Chubais, ex vicepremier, ha lasciato l'incarico di inviato di Putin per il clima e pure la Russia.

il segretario del Consiglio di Sicurezza, Nikolaj Patrushev, ha presentato un rapporto a Vladimir Putin, nel quale il ministero guidato da Lavrov viene definito "un castello di carte costruito sulla sabbia". (Liberoquotidiano.it)

La notizia riportata su altre testate

Stando però al quotidiano economico russo Kommersant, dallo scorso 24 febbraio sarebbero stati già decine i diplomatici russi che hanno lasciato il proprio incarico. Mossa che il Cremlino non sarebbe intenzionata a mettere in pratica, temendo che quel tipo di reazione non sia davvero risolutiva. (Open)

Il rapporto farebbe nomi e cognomi degli oltre cento diplomatici in odore di «tradimento», commentando le situazioni di ognuno di loro. È la punta dell’iceberg di una crescente insoddisfazione verso la politica guerresca di Vladimir Putin? (Corriere della Sera)

Ora vive le sue giornate cercando di convincere i funzionari a fornirgli documenti ucraini e permettergli di iscriversi al servizio militare. Ha dichiarato di non essersi «mai vergognato tanto del mio Paese come il 24 febbraio di quest'anno», il giorno in cui è iniziata l'invasione. (ilmessaggero.it)

Le dimissioni del delegato russo all’Onu, Boris Bondarev, potrebbero aver aperto una falla nel sistema granitico costruito dal presidente russo Vladimir Putin che adesso teme la fuga dei funzionari. (Virgilio Notizie)

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov liquida così la notizia delle dimissioni del diplomatico russo Boris Bondarev: “Non è più con noi, è contro di noi”. E le azioni della leadership russa sono sostenute dall’intera popolazione del paese (Secolo d'Italia)

Il Guardian raccoglie le testimonianze di due di loro: si tratta di Igor Volobuyev, ex numero 2 di Gazprombank, e del diplomatico Boris Bondarev. "Non mi sono mai vergognato tanto del mio Paese", ha detto nei giorni scorsi il diplomatico, che ora parla al Guardian. (L'HuffPost)