Balneari, l’ira sul governo: “Traditi dopo le promesse”

Balneari, l’ira sul governo: “Traditi dopo le promesse”
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I balneari si sentono traditi dal governo: nei mesi passati era stato promesso loro di tener fuori questo settore all’applicazione della direttiva Bolkestein mentre in realtà, con la riforma appena varata dal Consiglio dei ministri, avviene l’esatto contrario. C’è di fatto una proroga delle concessioni al 30 settembre 2027, è vero, ma nel frattempo i comuni e tutti gli altri enti concedenti dovra… (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri media

La durata delle concessioni balneari è destinata ad allungarsi (così come deciso dal Consiglio dei ministri del 4 settembre), come minimo, fino al 30 settembre 2027, ma in caso si verifichino oggettive ragioni che impediscano l’avvio dei bandi di gara per le nuove assegnazioni il termine è ulteriormente prorogato «per il tempo strettamente necessario alla conclusione della procedura», e comunque non oltre il 31 marzo 2028. (Corriere della Sera)

Questo quanto approvato dal Consiglio dei ministri con un decreto che è frutto di una serie di confronti ed equilibri. Le associazioni di categoria spezzine, Cna e Confcommercio, commentano attraverso i propri referenti sindacali quanto stabilito. (CittaDellaSpezia)

Il Governo punta a chiudere ben tre cause aperte con l’Unione europea sul “cattivo recepimento” della Direttiva 2008/50 in materia di qualità dell’aria. SHARES Share Tweet (InSic, il quotidiano online per i professionisti della sicurezza)

Balneari, l’assessore regionale al Turismo: “Il decreto prevede gare, smascherate le bugie de governo”

Scopriamo insieme quando dovranno essere bandite le nuove gare, cosa stabilisce il decreto ad hoc e quali sono le reazioni dei diretti interessati. È stato tra i casi più discussi dell’estate (con tanto di sciopero degli stabilimenti in agosto), ma alla fine è arrivata la tanto richiesta proroga per le concessioni balneari. (idealista.it/news)

Il provvedimento «Abbiamo raggiunto un'intesa comune» con l'Italia sulle concessioni balneari, l'adozione del decreto legge «è un passo importante nella giusta direzione e speriamo di chiudere la procedura d'infrazione, ma lo faremo soltanto quando la legislazione italiana sarà pienamente in linea con il diritto Ue». (LaC news24)

Con un ulteriore aggravante a peggiorare il quadro: il documento è confuso e presenta diversi aspetti controversi che rischiano davvero di mettere a rischio un settore che, solo da noi, conta 1.500 imprese”. (il Resto del Carlino)