Rocca apre un tavolo sul futuro dei cinema romani: Verdone in prima linea





Articolo Precedente
Articolo Successivo
La questione della chiusura delle sale cinematografiche a Roma ha raggiunto un punto cruciale, spingendo il governatore del Lazio, Francesco Rocca, a intervenire direttamente. Dopo aver parlato con Carlo Verdone, attore e regista simbolo del cinema italiano, Rocca ha annunciato l’apertura di un tavolo di confronto per trovare soluzioni condivise. «Ci siamo sentiti al telefono», ha dichiarato Rocca, sottolineando che, pur non essendo un tecnico, ha voluto esprimere una preoccupazione concreta per il settore. Il tavolo, che dovrebbe riunirsi già questa settimana, vedrà la partecipazione di Anica, l’associazione degli esercenti, i produttori e i presidenti delle commissioni regionali Urbanistica e Cultura.
La situazione dei cinema romani, molti dei quali sono stati dismessi o rischiano la chiusura, ha scatenato una forte protesta da parte di registi, sceneggiatori, attori e produttori. La cultura, e in particolare i suoi presidi, come le sale cinematografiche, sono considerati beni da tutelare. Tuttavia, il problema non si limita alla sola chiusura delle strutture, ma investe anche il degrado urbano e la necessità di una legge urbanistica che semplifichi il cambio di destinazione d’uso degli immobili. «Faremo di tutto perché le sale non chiudano», ha affermato Rocca, «ma bisogna trovare dei punti di caduta».
La polemica, che ha coinvolto anche l’opposizione, ha portato alla luce una questione più ampia: il cinema italiano deve riflettere su se stesso. Se da un lato è giusto protestare contro la chiusura delle sale, dall’altro è necessario interrogarsi sulle cause di questa crisi. Il settore, infatti, non è solo vittima di scelte urbanistiche o di degrado, ma deve fare i conti con un cambiamento nei consumi culturali e con una produzione che fatica a competere con le grandi major internazionali.
Rocca, che ha definito «molto interessante» la polemica, ha ribadito l’importanza di trovare una soluzione condivisa. «Da domani in poi ogni giorno è buono per un primo incontro», ha detto, evidenziando l’urgenza di agire. L’obiettivo è mettere fine al degrado e rilanciare il cinema come presidio culturale, senza però trascurare le esigenze urbanistiche e le dinamiche di mercato.
Il coinvolgimento di Verdone, figura di spicco del cinema italiano, rappresenta un segnale importante. La sua voce, insieme a quella degli altri artisti, potrebbe contribuire a trovare un equilibrio tra la tutela delle sale e le necessità di riqualificazione urbana. Intanto, gli uffici regionali stanno lavorando per identificare una data comune utile per l’incontro, che potrebbe segnare l’inizio di un percorso concreto verso il rilancio del settore.