Bruno Conti su Ranieri: "Avere nella Roma chi la ama è importantissimo. Totti? Che dispiacere"

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Bruno Conti su Ranieri: "Avere nella Roma chi la ama è importantissimo. Totti? Che dispiacere" Nel corso della lunga intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, l'ex calciatore della Roma Bruno Conti ha parlato così del ruolo di responsabile del settore giovanile giallorosso: "Il primo anno presi Pepe, Bovo, Aquilani e il mio fiore all’occhiello di sempre, Daniele De Rossi. La lista negli anni è lunghissima. (TUTTO mercato WEB)
Ne parlano anche altri media
La partita più importante, Bruno Conti, l'ha vinta all'alba dei 70 anni. «Due anni fa mi hanno diagnostico un tumore al polmone. (leggo.it)
Cominciamo: Bruno Conti bambino. “Via Romana 142, Nettuno. Comincia tutto lì. Ero un irrequieto: in estate il baseball e d’inverno il calcio. Cresciuto sulla strada. Mi divertivo. Lanci con il guantone, finte e tiri col pallone”. (Siamo la Roma)
Bruno Conti domani compie 70 anni e si racconta a il Messaggero: dall’infanzia a Nettuno tra baseball e calcio, il grande amore la Roma e come vede il calcio di oggi. Di seguito le sue parole. BRUNO CONTI BAMBINO – «Via Romana 142, Nettuno. (CalcioNews24.com)

Ma anche il lavoro e gente che insegni calcio in una certa maniera". Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Che fosse Roberto Pruzzo nella Roma del primo Scudetto del 1983 o Pablito Rossi nell'Italia campione del mondo l'anno prima, Conti ha sempre fatto la fortuna dei centravanti: veloce, guizzante, con grande capacità aerobica e in grado come pochi di creare superiorità, si direbbe oggi, a tutto questo aggiungeva un piede sinistro molto sensibile. (Fanpage.it)
Una delle leggende dello sport italiano, partito da Nettuno (e che ha dato i primi calci al pallone nel Cos Latina) per conquistare la ribalta mondiale e alzare al cielo la Coppa del Mondo del 1982, ha saputo battere l’avversario più temibile. (latinaoggi.eu)