Da domani obbligo pagamenti con "Pos" ma niente sanzioni

Calabria News INTERNO

Inizialmente una norma prevedeva sanzioni nei confronti di esercenti e professionisti che rifiutavano i pagamenti con Pos ma la conversione in legge, l’art.

La decisione è stata presa per incentivare l’uso di strumenti di pagamento elettronici e contrastare l’evasione.

Questo significa che da domani sul fronte Pos non cambier nulla, i negozianti potranno continuare a rifiutarlo e i consumatori non potranno n protestare n denunciare, in quanto a fronte di un obbligo lo Stato ha pensato bene di non prevedere alcuna sanzione per i trasgressori”. (Calabria News)

Su altre fonti

Il bonus è previsto per i commercianti e professionisti fino a 400 mila euro di ricavi o compensi. Sarà poi l'albergatore a recuperare quella cifra in forma di credito d'imposta. (Corriere dell'Umbria)

In questo scenario, i dubbi e le incertezze di molti palesano interrogativi che meritano risposta: posso prelevare soldi sopra il limite dopo il 1° luglio? Posso prelevare soldi sopra il limite dopo il 1° luglio? (Proiezioni di Borsa)

Credito d’imposta su pagamenti, come funziona. I due provvedimenti, com’è noto, sono entrambi finalizzati a incentivare i pagamenti nelle forme tracciabili e quindi non suscettibili di evasione fiscale. (Wall Street Italia)

Per effettuare pagamenti pari o superiori a duemila euro, da mercoledì 1° luglio bisognerà usare strumenti tracciabili come bonifici, assegni, bancomat o carte di credito. Pagamenti in contanti, le novità dal 1° luglio 2020: occhio anche ai prestiti familiari. (Today.it)

In base a questi dati, i commercianti potranno determinare la base di costi sostenuti sulla quale applicare il credito d'imposta al 30%. Si ripristinerà così quanto era stato deciso con il governo dei Professori di Mario Monti, mentre era stato Renzi a rialzare il tetto a 3 mila euro. (la Repubblica)

La motivazione era semplice: i professionisti lamentavano un costo aggiuntivo dei pos e quindi una scarsa convenienza alla moneta elettronica. Finora capitava spesso di non poter pagare con bancomat o carta di credito una prestazione professionale o un lavoro svolto da un artigiano. (Corriere della Sera)