Vaiolo delle scimmie, in Veneto arrivano le prime 400 dosi di vaccino

il Resto del Carlino SALUTE

I casi in Veneto. Al momento i casi accertati dalla Direzione Prevenzione in Veneta sono complessivamente 42 , così suddivisi: un caso all’Ulss 1 Dolomiti; sei casi all’Ulss 2 Marca Trevigiana; sei casi all’Ulss 3 Serenissima; zero casi all’Ulss 4 Veneto Orientale; 2 casi all’Ulss 5 Polesana.

Venezia, 5 agosto 2022 – Si tratta di una notizia ufficiale comunicata in una nota dall’ assessore Lanzarin , ricordando come: “Sono in arrivo in Veneto, attese nel pomeriggio di oggi, le prime dosi di vaccino anti-vaiolo (Jynneos). (il Resto del Carlino)

Se ne è parlato anche su altri giornali

“sono iniziate oggi all’Istituto Spallanzani di Roma le prime somministrazioni del vaccino contro il vaiolo delle scimmie. Saranno una decina le … (Agenzia askanews)

Una quota di vaccino resterà stoccata presso il ministero della Salute, per eventuali emergenze, si legge nella circolare. "Abbiamo analizzato i dati dei primi 10 Paesi più colpiti dal vaiolo delle scimmie - anticipa all'Adnkronos Salute Maruotti - In alcuni, come la Germania, è stato già raggiunto il picco. (Adnkronos)

Una quota di vaccino resterà stoccata presso il ministero della Salute, per eventuali emergenze, si legge nella circolare. Fase picco in Italia ma casi almeno il doppio: lo studio. "In Italia siamo vicini al picco" per quanto riguarda il vaiolo delle scimmie "ma i casi sono sottostimati: probabilmente sono almeno il doppio". (Tiscali Notizie)

Una ‘classificazione’ che appare discriminante e fuori luogo perche’ sono le condotte sessuali a determinare il fattore di rischio. Rischia di diventare un ‘caso’, la circolare firmata dal dirigente generale del Ministero della Salute, Giovanni Rezza e che ha come oggetto: “Indicazioni ad interim sulla strategia vaccinale contro il vaiolo delle scimmie (MPX)”. (RagusaOggi)

Una "classificazione" che appare discriminante e fuori luogo perchè sono le condotte sessuali a determinare il fattore di rischio. Oltre al personale di laboratorio, la sorpresa arriva dalla seconda categoria e la circolare cita espressamente: «persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM)» specificando poi le condotte sessuali a rischio. (Gazzetta del Sud)

Se a Roma l’Istituto Spallanzani può già contare sulla fornitura iniziando domani a somministrare le 1.200 dosi riservate al Lazio (che a giovedì aveva poco più di metà dei casi registrati nella sola Ats di Milano), le altre regioni devono attendere la consegna della prima tranche da 5.300 dosi donate all’Italia dalla Commissione europea: 4.200 ripartite tra Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna (600) e Veneto (400), in quanto più colpite dal virus, le altre distribuite a richiesta col limite di 60 dosi, perché una quota sarà stoccata al Ministero in attesa della seconda tranche della donazione di totali 16 mila dosi. (IL GIORNO)