Stellantis, uscite volontarie: via 500 addetti dal polo di Melfi, poi toccherà a Termoli
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Dopo Pomigliano, Pratola Serra e Melfi toccherà anche a Termoli varare un piano di uscite volontarie per i dipendenti Stellantis. Sono 500 gli esuberi annunciati a Melfi mentre servirà ancora qualche ora per avere i numeri precisi per Termoli, il sito storicamente dedicato alla produzione di motori. L’accordo sindacale, siglato da Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Quadri, non è stato firmato dalla Fiom, che parla di «dismissioni del Gruppo in Italia». (Il Sole 24 ORE)
Su altri giornali
Mercoledì era stata annunciata la sforbiciata di altri 500 dipendenti a Melfi, nelle scorse settimane era stata la volta di 300 a Pomigliano d’Arco e 50 a Pratola Serra. I lavoratori lasceranno l’azienda con pacchetti economici calibrati per età o con un accompagnamento alla pensione tramite Naspi. (Il Fatto Quotidiano)
Dopo i trecento esuberi a Pomigliano e i cinquanta a Pratola Serra, a Termoli, dove il progetto della gigafactory motore dell’elettrico europeo non è mai decollato, sono stati tagliati altri duecento posti. (Mowmag.com)
Motore Firefly prodotto a Termoli . (ItalPassion)

Lo ha annunciato la Fiom Cgil Basilicata che ha incontrato oggi i dirigenti dello stabilimento Stellantis di Melfi per fare il punto sulla situazione occupazionale e produttiva. (Vulture News)
Cresce la tensione nello stabilimento Stellantis di Cassino e nel suo vitale indotto. Le segreterie provinciali di FIM, FIOM, UILM e FISMIC hanno indetto uno sciopero unitario con presidio a partire dal 12 maggio 2025 davanti ai cancelli della fabbrica, in risposta a segnali sempre più inquietanti provenienti da Denso, fornitore cruciale di componentistica auto. (Leggo Cassino)
L’incontro ha rappresentato un momento di confronto strategico per illustrare il nuovo programma di stewardship antimicrobica con l’obiettivo di rafforzare le azioni di contrasto alle infezioni correlate all’assistenza e allo sviluppo di antimicrobico resistenza e valorizzare l’integrazione tra infettivologia, microbiologia clinica e farmacia ospedaliera. (Frosinone News)