Salvini e il chiodo fisso nucleare

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Quello del nucleare, a suo avviso pulito, è un chiodo fisso di Matteo Salvini. Una litania che il ministro dei Trasporti solitamente accompagna alle polemiche contro le “folli politiche green di Bruxelles”. Ci aveva provato nel 2022, parlando al convegno dei giovani industriali a Rapallo. “Io una centrale nucleare a Milano la vorrei, nel mio quartiere, Baggio”, aveva detto. Subito sommerso da un coro di critiche da parte degli abitanti del quartiere. (Radio Popolare)
Ne parlano anche altre testate
Nucleare a Milano, Sala a Salvini: "Sono contrario, ma ampiamente aperto a un confronto" (affaritaliani.it)
E, subito, alla proposta si è accodato il governatore Attilio Fontana, che ha garantito come la Lombardia sia “pronta” a sperimentare l’impiego dell’energia nucleare, pur senza piazzare sulla cartina nessuna – per il momento immaginaria – bandierina in corrispondenza di una località in cui ospitare un impianto di produzione. (Il Giorno)
Secondo il vicepremier e ministro delle Infrastrutture "è l'unico modo per abbassare le bollette della luce e dell'energia per le famiglie, per l'impresa, per chi lavora" (Il Giorno)

"Visto che è un argomento assolutamente delicato, sarebbe veramente utile un confronto pubblico tra me e lui. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato l’ipotesi di realizzazione di una centrale nucleare in città lanciata dal ministro Matteo Salvini (Il Giorno)
Matteo Salvini, all’evento promosso proprio dalla Lega dal tema “Il Nucleare Sostenibile: l’Italia Riparte“, ribadisce così l’idea di una centrale a Milano e indica il 2032 come data per la concretizzazione del progetto. (Il Giorno)
Gori, già sindaco di Bergamo, parlamentare europeo del gruppo Socialisti e Democratici e vicepresidente della Commissione Itre (Industria, Ricerca e Energia), si è soffermato sulla recente accelerazione impressa dal governo all’adozione del nucleare di nuova generazione e dei reattori modulari. (L'Eco di Bergamo)