La serie tv su Mussolini. Tra fiction e politica. Ma la Storia è un’altra cosa
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De Robertis Si chiama fiction, e un motivo ci sarà. Dove nell’enunciazione del genere risiede contemporaneamente la forza e i limiti, con un termine neutro potremmo dire la caratteristica, di una operazione culturale importante, attesa da tempo, sicuramente destinata a far discutere e a catturare l’attenzione del pubblico, non solo italiano. Perché M - Il figlio del secolo andata in onda in prima visione da venerdì scorso su Sky, è prima di tutto un’opera di fiction. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Se ne è parlato anche su altri media
Dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati (vincitore del Premio Strega) sulla nascita del fascismo in Italia e l’ascesa al potere di Mussolini, la serie è prodotta da Sky Studios. A vestire i panni del Duce l’attore Luca Marinelli, mentre il giovane Ardovino interpreta una parte da ballerino, proprio come nella sua vita reale. (ondanews)
Errori storici, strafalcioni su Benito Mussolini e, come se non bastasse, uso strumentale dell’immaginario fascista da scagliare contro gli odierni avversari politici. Franco Fiorito Ulisse della Politica (AlessioPorcu.it)
In evidenza: La serie M. L’opera, basata sul libro di Antonio Scurati, offre uno sguardo approfondito su figure storiche come Cesarino e Margherita Sarfatti, rivelando le complessità delle relazioni personali e politiche che hanno caratterizzato quel periodo. (SofiaOggi.com)

Chi si aspettava un serioso prodotto "antifascista" di maniera sarà forse rimasto deluso. (Liberoquotidiano.it)
Errori storici, strafalcioni su Benito Mussolini e, come se non bastasse, uso strumentale dell’immaginario fascista da scagliare contro gli odierni avversari politici. La nuova serie tv M. (il Giornale)
Il figlio del secolo, la serie tv su Sky con un Luca Marinelli in stato di grazia: «Da antifascista ho lavorato sospendendo il mio giudizio» (Vogue Italia)