Tregua separata. Trump annuncia la resa degli Houthi, la milizia yemenita chiarisce: "Gli attacchi contro Israele proseguono"

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"Tutto il cielo di Sanaa è fumo, un'atmosfera di panico e paura", ha scritto sui social un anonimo abitante della capitale yemenita dopo l'attacco dei caccia israeliani che ha distrutto l'aeroporto internazionale da anni in mano al gruppo filoiraniano degli Houthi. Oltre agli aerei civili che erano sulle piste dello scalo. Il secondo raid in 24 ore, in risposta al mis… (HuffPost Italia)

Su altri giornali

Nonostante e rassicurazioni del Presidente degli Stati Uniti, i ribelli Houthi hanno tutt’altro che alzato bandiera bianca e sembrano ben distanti dal considerare chiusa la crisi dei traffici marittimi che hanno provocato e gestito, arrivando a dimezzare i traffici che transitano attraverso il Canale di Suez. (Nicolaporro.it)

Ma è andata davvero così? Una ricostruzione del New York Times – quotidiano sempre critico verso il presidente – ha presentato un quadro diverso, con note negative a contrastare le affermazioni della Casa Bianca. (Corriere della Sera)

Personaggi che vengono dal mondo della sicurezza oppure da quello degli affari. Per raggiungere la tregua tra Usa e Houthi si sono mossi in tanti, su piani paralleli e con ragioni diverse. (Corriere della Sera)

La speranza arriva dall’Arabia Saudita In Yemen permane il rischio della ripresa del conflitto tra i ribelli Houthi da un lato e Stati Uniti e Israele dall’altro. Nonostante l’accordo raggiunto grazie alla mediazione omanita tra Sana’a e Washington, i ribelli filo iraniani restano decisi a proseguire i loro attacchi contro lo Stato ebraico e non smettono di provocare gli americani. (Il Riformista)

Washington (Usa), 13 mag. – “Gli Houthi hanno concordato solo pochi giorni fa di cessare di colpire le navi commerciali, e così la nostra operazione è terminata”. (lapresse.it)

Intervenendo in un discorso televisivo, giovedì scorso, Abdul-Malik al-Houthi ha affermato che Israele continua la sua barbara aggressione a Gaza da 19 mesi consecutivi, “commettendo quello che è diventato noto come il crimine del secolo: un genocidio che si sta svolgendo nel cuore delle terre islamiche, davanti agli occhi del mondo intero”. (InfoPal)