Fiammetta Borsellino: "Amo follemente la mia città, non è Palermo che ha ucciso papà"

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Fiammetta Borsellino da Palermo non ha mai pensato di andar via, come peraltro i suoi fratelli, e che alla città che le ha portato via il padre resta legatissima.

"Non è Palermo che l'ha ucciso - dice affondando nel pozzo dei suoi ricordi di bambina -.

Sono le parole, taglienti, di Fiammetta Borsellino, la figlia minore del giudice Paolo Borsellino, che firma l'introduzione del libro 'Visti da vicino' di Alessandra Ziniti e Franco Viviano, due cronisti palermitani che da quarant'anni seguono i fatti di cronaca più importanti. (PalermoToday)

Se ne è parlato anche su altri media

«La mafia che ha ucciso Falcone e Borsellino c'è ancora anche se oggettivamente le cose sono molto migliorate», dice Natoli Tra coloro che vi hanno partecipato vi è Gioacchino Natoli, 75 anni, che faceva parte del pool antimafia di Palermo insieme a Falcone e Borsellino. (Italia Oggi)

Maria Falcone, chi è la sorella del giudice Giovanni. È nata a Palermo nel 1936 da Arturo Falcone e Luisa Bentivegna ed è la secondogenita di una famiglia di tre figli. Maria Falcone la conosciamo per essere la sorella del noto giudice Giovanni morto purtroppo nella strage di Capaci nel 1992. (ControCopertina)

Dalla sua terrazza nel centro storico, Fiammetta Borsellino guarda Palermo senza alcun rancore. Perchè nessuno ha voluto guardare dove si doveva guardare da subito: a quel palazzo di giustizia covo di vipere, come lo chiamava mio padre (la Repubblica)

E’ dedicato ai ragazzi fra gli 11 e i 13 anni l’incontro in Arena Bookstock con Luigi Garlando, Rosario Esposito La Rossa e Dario Levantino, i cui libri ripercorrono la storia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (La Stampa)

Raccolgo con loro il principale insegnamento di mio padre e li invito, malgrado tutto, a considerare lo Stato come amico e non come un nemico. È accettabile, fa parte della loro natura, che i mafiosi si trincerino dietro i «non ricordo». (L'Espresso)

di ALESSIA RASTELLI, una delle nostre inviate a Torino. Sono quasi 17 mila gli studenti prenotati nell’Arena Bookstock dedicata ai più giovani. «Mostrateci voi la strada» ha invitato sia loro sia i numerosi ragazzi nell’Arena: «Serve più creatività, nuovi modelli di vita che diano meno valore al denaro e al consumismo. (Corriere della Sera)