Famiglie degli ostaggi in allarme dopo le parole di Trump: “Solo 21 ancora vivi a Gaza”

Famiglie degli ostaggi in allarme dopo le parole di Trump: “Solo 21 ancora vivi a Gaza”
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mosaico-cem.it ESTERI

Di Anna Balestrieri Un’ondata di sconcerto ha investito l’opinione pubblica israeliana martedì sera, 6 maggio, quando il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che solo 21 ostaggi israeliani sarebbero ancora vivi nella Striscia di Gaza. Le parole di Donald Trump La cifra, pronunciata durante la cerimonia ufficiale di insediamento di Steve Witkoff come inviato speciale USA per il Medio Oriente, è inferiore di tre unità rispetto alla stima ufficiale israeliana di 24 ostaggi vivi. (mosaico-cem.it)

Su altri media

"Speriamo che le assurde voci che circolano sul Golfo Persico non siano altro che una campagna di disinformazione di 'guerrieri eterni' per irritare e agitare gli iraniani in tutto il mondo. Sono certo che @realdonaldtrump sappia che il nome GOLFO PERSICO è antico a livello secolare, è riconosciuto da tutti i cartografi e gli organismi internazionali e veniva perfino utilizzato da tutti i leader della regione nelle loro comunicazioni ufficiali fino agli anni '60", ha detto Araghchi. (Corriere del Ticino)

"È una situazione terribile. Stiamo cercando di far uscire i prigionieri. (Tgcom24)

Nella Striscia di Gaza la situazione umanitaria si aggrava. Lo ha detto il portavoce dell'Onu nell'incontro quotidiano con i media, ricordando che da fine aprile più di ottanta cucine da campo sono state costrette a chiudere per mancanza di rifornimenti. (Corriere della Sera)

Tregua tra Houthi e Usa, "Ma non con Israele". Bombe su una scuola a Gaza, 31 morti - Bombe israeliane su una scuola-rifugio, le immagini

Ce ne sono altri tre la cui vita è in dubbio – e la cosa certa è che sono 21”, come riporta Ynet. Netanyahu ha aggiunto: “Non rinunceremo a nessuno, nemmeno ai restanti tre”. (lapresse.it)

Hamas: "Negoziati inutili se Israele affama e stermina" "Non ha alcun senso impegnarsi in negoziati, né esaminare nuove proposte di cessate il fuoco mentre prosegue la guerra della fame e la guerra di sterminio nella Striscia di Gaza", ha denunciato Naim, all'indomani dell'annuncio del premier israeliano Benjamin Netanyahu di una "grande offensiva" se non torneranno gli ostaggi. (RaiNews)