Garlasco, parla il giudice che assolse Stasi: "Sempio? Conservò uno scontrino, come fosse un alibi"

Garlasco, parla il giudice che assolse Stasi: Sempio? Conservò uno scontrino, come fosse un alibi
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Fanpage.it INTERNO

Non solo due consulenze che indicano la possibile riconducibilità del DNA trovato sulle e sotto le unghie di Chiara Poggi ad Andrea Sempio, ma anche nuovi accertamenti su impronte digitali e di scarpe lasciate sulla scena del crimine. La Procura di Pavia, guidata da Fabio Napoleone, ha riaperto due giorni fa l'inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 nella villetta di famiglia a Garlasco (Fanpage.it)

La notizia riportata su altre testate

Quali erano le sue impressioni iniziali? «Ero colpevolista, come tanti, ma quando è emerso che Stasi non utilizzò il computer per una finestra di appena 11 minuti, ho capito che sarebbe stato impossibile per lui commettere l’omicidio. (ilmessaggero.it)

Quando il giovane giudice viareggino Stefano Vitelli, allora in forza al tribunale di Vigevano, assolse con formula dubitativa “per non aver commesso il fatto” Alberto Stasi dall’accusa di omicidio nei confronti della fidanzata Chiara Poggi. (LA NAZIONE)

A distanza di sedici anni dalla sentenza di primo grado che assolse Alberto Stasi dall’accusa di aver ucciso Chiara Poggi, il giudice che prese quella decisione, Stefano Vitelli, torna a parlarne. (leggo.it)

Garlasco, quei sei minuti di mistero che hanno portato Alberto Stasi in cella

Se la mattina pochi minuti dopo le 7 vedete un travet che cammina con zainetto in spalla dal cancello del carcere di Bollate verso la fermata del bus 542 che porta alla metropolitana 1 di Rho-Fiera, ecco: quell’uomo magro e solitario è Alberto Stasi (La Repubblica)

Lunedì 13 agosto, lunedì 24 settembre. Quarantatré giorni per tornare là dove tutto è cominciato, nel lato oscuro di Alberto Stasi. Nelle contraddizioni, nelle lacrime e negli errori di questo giovane di 24 anni, accusato di aver ammazzato con ferocia la fidanzata, Chiara Poggi, dopo quattro anni di apparente amore. (la Repubblica)