Evergrande vende azioni per 1,75 miliardi di dollari a finanziaria statale

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Passano a un gruppo statale quote azionarie del gigante privato gravato da 300 miliardi di dollari di debito, la mossa è minima per importo rispetto al debito, ma segnala un inizio di strisciante nazionalizzazione già emerso in casi più recenti.

Circa 1,75 miliardi di azioni pari al 19,93% della banca passeranno a Shenyang Shengjing Finance Investment Group, società statale che svolge attività di capital e asset management. (Il Sole 24 ORE)

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Inoltre, entro la fine del 2022, la società dovrà rimborsare 7,4 miliardi di dollari, poiché un certo numero di obbligazioni andrà in scadenza. Nel complesso Evergrande si trova con 305 miliardi di dollari di passività[3] (MiglioVerde)

UBS. UBS è uno dei maggiori detentori del debito Evergrande, in particolare nei suoi fondi obbligazionari a termine domiciliati a Taiwan. I gestori hanno mantenuto una posizione cauta nei confronti del debito cinese pubblico e corporate, che si riflette nel sottopeso del paese asiatico in tutte le sue strategie, dall'inizio del 2021. (Morningstar)

"La società e il fiduciario non hanno annunciato il pagamento della cedola dell'8,25% in scadenza il 23 settembre sul bond da 2,025 miliardi di dollari. Un intervento che segue quello del 7 settembre scorso quando il giudizio era sceso da CCC+ a CC, ma nel frattempo la crisi del gruppo immobiliare cinese si è aggravata. (Milano Finanza)

Nel frattempo, Fitch ha tagliato a ‘C’ da ‘CC’ il rating su Evergrande, sul probabile mancato pagamento degli interessi dovuti sui bond Dopo la cessione della quota, Evergrande deterrà ancora una partecipazione nella banca pari al 14,57%. (Wall Street Italia)

Ci sono trenta giorni prima che l’insolvenza venga dichiarata ufficialmente default, ma l’agenzia di rating Fitch ha già tratto le sue conclusioni, declassando Evergrande da CC a C La mossa ha fatto respirare il titolo sulla Borsa di Hong Kong, ma il +14% registrato è quasi niente rispetto al -80% bruciato da febbraio. (Calcio e Finanza)

Da diversi anni il governo cinese ha cominciato ad applicare un processo di “normalizzazione” nei rapporti fiscali con i cittadini. La domanda generale è quali saranno le conseguenze per il resto del mondo della Finanza (Il Fatto Quotidiano)