Dopo Google anche Facebook “oscura” l’Australia, ricatto al governo contro la nuova legge…

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Il blocco di Facebook è scattato poco dopo che Google ha siglato un accordo con il colosso editoriale australiano NewsCorp della famiglia Murdoch.

La mossa è una forma di ritorsione contro la legge in via di approvazione che costringerebbe Google e la stessa Facebook a pagare le news che pubblicano agli editori che le producono.

Uno scontro che ripropone il tema del potere che questi colossi hanno ormai raggiunto, al punto di ricattare stati e governi. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri media

Da un lato Google ha annunciato uno storico accordo con i tre principali giornali australiani e con Rupert Murdoch per . Le strade di Facebook e Google si dividono. (Zazoom Blog)

«La decisione di Facebook di togliere l'amicizia all'Australia, bloccando le informazioni essenziali sui servizi sanitari e di emergenza, è tanto arrogante quanto spiacevole», ha tuonato. Facebook e Google si posizionano sui due lati opposti della barricata nella guerra con l'Australia sull'utilizzo delle notizie sulle rispettive piattaforme. (ilGiornale.it)

Il social network interrompe il servizio dopo che il governo ha approvato alcune modifiche a una legge che renderebbe obbligatorio pagare gli editori per le notizie condivise in rete. Facebook ha messo in atto la minaccia agitata lo scorso agosto: bloccare la condivisione delle notizie sul social network in Australia (Wired Italia)

Il blocco dell’Australia. Se Google ha deciso di accogliere le richieste dei giornalisti, Mark Zuckerberg è riluttante e risponde con la potenza dei suoi mezzi. Ma se Zuckerberg cedesse agli Australiani, aprirebbe la pista alle richieste di Statunitensi, Canadesi ed Europei, insomma tutti i Paesi del globo (LettoQuotidiano)

Quindi ha esortato Facebook a collaborare in modo costruttivo con il governo, “come Google ha recentemente dimostrato di voler fare, in buona fede”. Mentre in questi mesi Facebook e Google hanno lottato insieme per impedire che la legge fosse approvata, mercoledì, giorno in cui è arrivato l’ok dal Parlamento australiano, le loro strade si sono divise. (L'HuffPost)

La reazione del gigante dei social media è stata duramente criticata dalle autorità australiane, che hanno affermato che la mossa dimostra "l'immenso potere di mercato di questi giganti sociali digitali" La legge sulla contrattazione dei media è stata introdotta per prevenire uno squilibrio tra i giganti della tecnologia come Facebook e i media del paese. (Sputnik Italia)