Long Covid, Gismondo: «Gli effetti dureranno nel tempo»

Cosenza Channel SALUTE

Anche in Italia “stiamo raccogliendo dati e traendo deduzioni su pazienti monitorati dopo la guarigione da Covid – osserva la direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano -.

Vediamo che molti hanno disturbi anche dopo mesi“, anche “problemi della memoria, disturbi cognitivi, la maggior parte di lieve entità.

Il Long Covid sarà una ‘pandemia dopo la pandemia’?

Ma c’è stato uno studio abbastanza preoccupante – ricorda Gismondo – certo da confermare nel tempo, in cui è stato valutato il volume del cervello nei pazienti che hanno sintomi Long Covid, suggerendo che si riduce“

“Credo che il Covid non ci abbandonerà per moltissimo tempo, anche e soprattutto per i suoi effetti a lungo termine che dobbiamo monitorare”. (Cosenza Channel)

Su altre fonti

Al follow up a due anni l'89% dei partecipanti era comunque tornato al proprio lavoro Nonostante siano passati due anni dal loro ricovero, più della metà dei pazienti finiti in ospedale per Covid-19 riferisce di avere ancora sintomi. (leggo.it)

Il long Covid: sintomi anche due anni dopo la guarigione. Il "long Covid" è una condizione in cui il corpo continua a manifestare sintomi dell'infezione anche mesi dopo il tampone negativo, come affaticamento, dolore, toracico, affanno. (ilmessaggero.it)

Il contagio è la conseguenza della capacità dell’ultima forma del coronavirus di eludere la risposta immunitaria garantita dalla vaccinazione o dall’aver già contratto l’infezione. Ma soprattutto, meno di una persona su diecimila ha avuto una forma grave di Covid-19 dopo la prima guarigione. (RaiNews)

A tutto questo si uniscono adesso i dati allarmanti sull’età media di “una popolazione infermieristica” che almeno in Italia tende pericolosamente all’invecchiamento». L’età media degli iscritti agli Ordini è 52,2 anni (era 45,6 nel 2019), quella dei dipendenti del Servizio sanitario nazionale 56,49. (Sardegna Reporter)

Le Regioni che hanno il maggior numero di infermieri al di sopra dei 58 anni sono: Lombardia, Sicilia, Lazio, Campania e Emilia Romagna L’età media dei nostri infermieri si sta pericolosamente innalzando. (Sardegna Reporter)

Questa l’istantanea che emerge da uno studio pubblicato sulla rivista «The Lancet Respiratory Medicine»: il primo a monitorare le condizioni di oltre mille persone a due anni e più dall’infezione. Per tutti loro, sono passati almeno due anni dall’infezione da Sars-CoV-2 e dal ricovero per l’evoluzione di Covid-19. (RaiNews)