Caivano diventa modello per le periferie, il governo investe 180 milioni

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INTERNO

Caivano, comune a nord di Napoli, un tempo simbolo di degrado e marginalità, è oggi al centro di un piano nazionale che ne fa un modello da replicare in altre otto realtà periferiche del Paese. Il governo, con un investimento di 180 milioni di euro, intende estendere il cosiddetto “modello Caivano”, già sperimentato con successo, per contrastare il degrado sociale, lo spaccio e la mancanza di prospettive che caratterizzano molte aree urbane difficili. Un progetto che, come annunciato dalla premier Giorgia Meloni durante la sua visita al parco Verde il 31 agosto di due anni fa, punta a trasformare le periferie in luoghi di rinascita attraverso azioni concrete e una presenza costante dello Stato.

Il modello, che ha dimostrato la sua efficacia in pochi mesi, non si basa su interventi miracolosi, ma su una strategia articolata che combina sicurezza, riqualificazione urbana e progettualità culturali e sociali. A Caivano, dove il degrado sembrava un problema insormontabile, sono state avviate iniziative che hanno restituito speranza e opportunità ai cittadini, dimostrando che il cambiamento è possibile quando le istituzioni decidono di non abbandonare i territori più complessi.

Ora, il governo intende applicare lo stesso approccio in altre otto aree del Paese, tra cui Catania e Palermo, dove sono già stati stanziati fondi per interventi specifici. A Catania, ad esempio, verranno riqualificati il quartiere di San Cristoforo e via Playa, mentre a Palermo si procederà con il recupero della chiesa di San Paolo Apostolo. Progetti che, secondo il senatore Salvo Pogliese, rispondono alle esigenze dei cittadini e rappresentano un passo fondamentale per il rilancio delle città, seguendo l’esempio virtuoso di Caivano.

Il piano, che punta a declinare il modello campano in contesti diversi, non si limita alla sola sicurezza, ma abbraccia una visione più ampia, che include sviluppo culturale, sociale ed economico. Un’operazione che, se da un lato ha ricevuto consensi per i risultati già ottenuti, dall’altro richiederà un impegno costante per garantire che i fondi siano utilizzati in modo efficace e che le azioni intraprese possano radicarsi nel tempo.