Sciopero di massa degli insegnanti francesi: “Sul virus regole ingestibili”

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Al centro della […]

Il 75% degli insegnanti era in sciopero, secondo i sindacati.

La mobilitazione nazionale, a cui hanno aderito anche associazioni di genitori, è già definita storica.

Gli insegnanti francesi sono “esasperati”: mentre Parigi difende la sua posizione sulle lezioni in presenza a ogni costo, ieri sono stati i docenti, a bloccare le scuole.

(Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

Al posto delle normali chirurgiche, verranno infatti fornite “almeno 5 milioni di mascherine FFP2” per gli insegnanti di scuola materna e “diverse migliaia” di sostituti “per far fronte alla crisi”. Ne abbiamo parlato con Enrico Riboni, nostro collaboratore e corrispondente dalla Francia Ascolta o scarica (Radio Onda d'Urto)

Ascolta o scarica Lo sciopero del 13 gennaio è stato indetto contro le misure per contrastare il coronavirus nelle scuole, ritenute troppo complesse e confuse oltre che oggetto di continui cambiamenti. (Radio Onda d'Urto)

La scorsa settimana è stato contagiato il 5% dei bambini delle scuole primarie e più del 6% dei ragazzi tra i 15 e i 17 anni Il 75% dei maestri di scuola primaria, così come il 62% degli insegnanti di medie e licei hanno pertanto preso parte allo sciopero. (Ticinonews.ch)

Di converso, mi accorgo con stupore che la scuola è diventato uno strumento, uno strumento dimostrativo del Presidente Draghi Così il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi in merito alla mobilitazione nazionale indetta da sindacati, insegnanti, presidi e associazioni genitori francesi. (Tuttoscuola)

“La parola chiave è sicurezza, chi lavora oggi nella scuola non svolge una professione, si trova in missione. Chi lavora oggi nella scuola non sta più svolgendo una professione bensì una missione all’insegna di un “si salvi chi può” imposto. (UIL Scuola - La voce libera della scuola)

Con l'aumento dei contagi, a causa della variante Omicron, il governo è stato costretto a cambiare le misure anti-Covid tre volte in una settimana. Dal ritorno in classe dopo le vacanze di Natale, infatti, le scuole devono rispettare il nuovo protocollo sanitario: in caso di un positivo in classe, gli alunni devono sottoporsi a un tampone – antigenico o molecolare – nel momento in cui viene annunciato il caso e poi altri due test a due giorni di distanza ognuno, che devono certificare la negatività (Corriere TV)