Sassuolo torna in Serie A: la festa esplode al suono del campanone





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di Stefano Fogliani
Sassuolo ha riconquistato la Serie A, e la città ha risposto con una festa che ha avuto il suo culmine nel rintocco del campanone di piazza Piccola, poco dopo le 21 di sabato. Quel suono, carico di simbolismo, ha coronato un pomeriggio in cui i neroverdi, guidati da Fabio Grosso, hanno prima sconfitto il Modena per 3-1 nel derby emiliano e poi atteso il risultato dello Spezia, decisivo per la matematica certezza della promozione.
La rete del 2-2 tra Mantova e Spezia, arrivata dopo una rimonta dei lombardi, ha reso inutile ogni ulteriore attesa: con cinque giornate d’anticipo, il Sassuolo ha chiuso ogni discorso, tornando nella massima serie dopo un solo anno di purgatorio in Serie B. A segno contro il Modena, sotto la torre di piazza Garibaldi, erano andati Domenico Berardi, che ha confermato la sua leadership, seguito da Laurentié e Moro, autori di una prestazione che ha spento ogni velleità dei "cugini" gialloblù.
Lo striscione esposto dai tifosi al Braglia prima della partita – "Deg tri gol ca souman al campanoun", citazione di un verso di Pietrangelo Bertoli – si è rivelato quasi profetico. Il cantautore sassolese, autore di "Eppure soffia", sembrava evocare un vento favorevole, che ha spinto la squadra verso un traguardo inseguito fin dall’inizio della stagione.
Grosso, raggiunto dalla "Gazzetta dello Sport", ha evitato trionfalismi, pur ammettendo la soddisfazione per un obiettivo centrato con largo anticipo. "Se la società è d’accordo, si va avanti", ha detto, lasciando intendere che il rapporto potrebbe continuare nonostante il salto di categoria, che richiederà inevitabilmente un adeguamento del roster. Il contratto c’è, così come la volontà reciproca, ma le prossime settimane saranno decisive per capire come verrà costruita la squadra.