L’undicesimo uomo: il Monte Carlo di Lorenzo Musetti, che perde la finale con Carlos Alcaraz, è molto più di una sconfitta che fa male

Articolo Precedente
Articolo Successivo
Ci sono tornei che si vincono e altri che si scrivono. Quello di Lorenzo Musetti a Monte Carlo è stato un romanzo di formazione. Non uno di quelli pieni di virtuosismi e incanti estetici – quelli che Lorenzo ci ha abituati a sfogliare con rovesci d’autore e tocchi di velluto – ma una storia più asciutta, più concreta, dove a parlare non è tanto la bellezza del gesto quanto la profondità del cambiamento. (mowmag.com)
Ne parlano anche altre fonti
(copertina) Foto IMAGO / ABACAPRESS La finale di Montecarlo se l’è presa Carlos Alcaraz, con tanto di 6-0 finale e il numero due del mondo ritrovato dopo un inizio di stagione deludente. Dall’altra parte della rete c’era Lorenzo Musetti, che all’ultimo cambio di campo ha affondato la faccia sotto un asciugamano, sotto il cielo plumbeo di Montecarlo che le lacrime sembrava proprio chiamarle. (Ultimo Uomo)
Il carrarino è rimasto sul terreno di gioco nel terzo set nonostante non fosse più in grado di spostarsi per ribattere alle trame sempre più “letali” di Alcaraz : “ Non so esattamente – ha spiegato Musetti - quale sia il problema alla gamba, faremo degli approfondimenti nei prossimi giorni. (Tuttosport)
Ivan Ljubicic ha rilasciato una serie di considerazioni interessanti sulla finale disputata dall'italiano e dall'iberico al Master 1000 di Monte-Carlo, col successo di marca spagnola dopo tre set (3-6, 6-1, 6-0). (Tennis World Italia)

A Montecarlo abbiamo visto un 'nuovo' Musetti: non solo pulito ed elegante ma anche guerriero e combattivo. (Sky Sport)
Lorenzo Musetti festeggia il nuovo best ranking nonostante la sconfitta in finale a Monte-Carlo, la nona con un italiano impegnato in un Masters 1000 dal 1990, quando questa categoria di tornei è stata introdotta in calendario, contro Carlos Alcaraz (SuperTennis)
Il pretesto? Il problema muscolare che ha colpito Lorenzo Musetti proprio nel giorno più importante della sua carriera. Nell’ultima puntata del podcast “La telefonata”, i due leggendari ex azzurri mettono al centro sì la finale del Masters 1000 di Montecarlo, ma soprattutto un tema che brucia sotto la superficie del tennis contemporaneo: gli infortuni, sempre più frequenti, sempre meno casuali. (mowmag.com)