Usa, Dipartimento Giustizia chiede di bloccare legge Texas su aborto

LaPresse ECONOMIA

La nuova legge texana vieta l’interruzione di gravidanza dopo sei settimane

Lo riporta il New York Times, sottolineando che la mossa ha inasprito la lotta tra l’amministrazione Biden e i funzionari statali del Texas su una legge che equivale a “un divieto quasi completo dell’aborto”.

(LaPresse) – Il Dipartimento di Giustizia ha chiesto ai giudici di impedire al Texas di far rispettare la legge sull’aborto. (LaPresse)

Su altre fonti

L'ente ha motivato la richiesta con la necessità di "organizzare un accesso stabile a internet per gli utenti".In precedenza il Roskomnadzor - l'autorità russa per le telecomunicazioni - aveva chiesto a Google, Apple, Cloudflare e Cisco di non fornire ai siti e alle app di Navalny i mezzi per aggirare il blocco, aggiungendo che il mancato adempimento dei requisiti sarebbe stato considerato come "un'intromissione straniera nella campagna elettorale" alla Duma, aveva avvertito l'ente e l'8 settembre aveva bloccato per alcune orei servizi Dns di Google Cloudflare. (Rai News)

In particolare, i servizi DNS di Google e CloudFlare vengono utilizzati per far funzionare l'app di Navalny che contiene per l'appunto una pagina dedicata al voto intelligente Più tardi l'ente ha chiesto alla aziende statali di non utilizzare i server DNS stranieri di Google e Cloudflare. (Bluewin)

Il colosso delle telecomunicazioni russo Rostelecom impedisce così l'aggiramento dei blocchi a siti e app. In pratica, però, è un’arma per impedire l’aggiramento dei blocchi a siti e app vietate in Russia. (Sky Tg24 )

Lo riferiscono i media russi, tra cui Rbc sul suo sito, spiegando che la società ha inviato una lettera in tal senso lo scorso 8 settembre. (LaPresse) – Rostelecom – la maggiore società di Tlc della Russia – ha proposto di vietare l’accesso ai server Dns pubblici di Google, Cloudflare e del servizio DoH per “organizzare un accesso stabile per gli abbonati a internet”. (LaPresse)

Il mancato adempimento dei requisiti – aveva avvertito l’ente – sarà considerato come “un’intromissione straniera nella campagna elettorale”. Al posto dei server Dns vietati si propone di utilizzare quelli gestiti dalla stessa Rostelecom, o in alternativa gli indirizzi IP del “Sistema nazionale dei nomi di dominio”, istituito dalla legge del 2019 “sul segmento russo di Internet”, detta anche “dell’Internet sovrano“, che mira a costruire una rete russa separata da quella del resto del mondo. (Il Fatto Quotidiano)