Arabia Saudita. Trump tratta con bin Salman: Israele rischia di passare in secondo piano

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Di Giuseppe Gagliano – Tra il 13 e il 16 maggio Donald Trump sarà nel Golfo per quello che si preannuncia come il momento cruciale della nuova architettura mediorientale. La voce di un funzionario americano che, parlando alle famiglie degli ostaggi israeliani, ha evocato un accordo “storico” con l’Arabia Saudita anche senza Israele, ha già fatto tremare gli equilibri consolidati da decenni di alleanze. (Notizie Geopolitiche)
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Donald Trump dichiara che "giovedì, venerdì o lunedì" prima di partire per l'Arabia Saudita farà "un grande annuncio" ma non rivela su cosa. "Sarà molto, molto positivo", si è limitato a dire il presidente americano nello Studio Ovale dove ha ricevuto il neopremier canadese Mark Carney. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
La meta non è casuale, considerato che anche nel 2017 il leader statunitense scelse Riad per il suo primo viaggio fuori dai confini nazionali. Un modo - ieri come oggi - per sottolineare l'amicizia con il regime saudita e spingere gli investimenti del Regno verso gli Usa. (il Giornale)

Il presidente degli Stati uniti ha scatenato una crisi economica e politica mondiale. Tuttavia la sua prossima visita, profondamente legata al ruolo dell’Arabia saudita nel contesto mediorientale, non sembra priva di razionalità. (Il Manifesto)