Umberto e Greta morti nel lago di Garda, torna libero l'uomo che li ha travolti con il motoscafo

Fanpage.it INTERNO

Ai comandi c'era Kassen perché l'amico – proprietario del motoscafo – si sentiva stanco e non voleva mettersi così ai comandi.

L'incidente sul lago di Garda. Durante il processo i due condannati hanno raccontato la loro versione dei fatti.

A cura di Giorgia Venturini. Torna libero Patrick Kassen, l'uomo che la notte del 19 giugno 2021 era alla guida del motoscafo che ha investito e ucciso nel lago di Garda la 25enne Greta Nedrotti e il 36enne Umberto Garzarella. (Fanpage.it)

Su altri media

Una decisione che ha provocato subito clamore in tutto il Garda, ancora sotto choc per la morte della 25enne e del 37enne. Dopo la condanna a quattro anni e sei mesi, Kassen si trovava ai domiciliari in provincia di Modena. (ilGiornale.it)

Successivamente era stato condannato in primo grado a quattro anni e sei mesi mentre era di due anni e undici mesi la condanna per Christian Teismann Travolse ed uccise due giovani sul Garda, torna libero Patrick Kassen: revocati i domiciliari. (il Dolomiti)

Per il tragico incidente, avvenuto sul lago di Garda al largo del golfo di Salò, Kassen ( presunto conducente del motoscafo) lo scorso 21 marzo era stato condannato a quattro anni e sei mesi , il suo connazionale a due anni e undici mesi. (IL GIORNO)

Quello che posso dire è che la mamma e il papà di Greta hanno perso la loro bambina, che non tornerà più Salò (Brescia) - "Non mi cambia nulla sapere se ai domiciliari o libero. (IL GIORNO)

Dal 18 luglio la misura cautelare nei confronti di Patrick Kassen è stata revocata e sostituita dal divieto di dimora nelle province di Brescia, Verona e Trento. L’uomo era alla guida del motoscafo Riva che il 19 giugno di un anno fa travolse e uccise a Salò, sul lago di Garda, i due ragazzi. (La Stampa)

Ha lasciato gli arresti domiciliari dopo soli 13 mesi. Patrick Kassen, il turista tedesco che insieme al connazionale Christian Teismann, il 19 giugno 2021 era sul motoscafo Riva finito addosso al gozzo su cui si trovavano Umberto Garzarella e Greta Nedrotti, morti per lo schianto, è un uomo libero. (Il Fatto Quotidiano)