L'Europa torna a pretendere l'approvazione del MES: ecco cosa si rischia

L'INDIPENDENTE ECONOMIA

Il famigerato Meccanismo Europeo di Stabilità, soprannominato Fondo Salva Stati, modificato a fine 2019, approvato definitivamente nel 2020 e ratificato dai vari parlamenti.

Sorprendentemente, all'appello mancano ancora i tre paesi più importanti: Germania, Francia, Italia.

La difficile situazione economica riporta l'Europa al tavolo: si è svolto ieri un nuovo Eurogruppo, composto dai ministri delle finanze dei 19 paesi aderenti all'euro, per discutere principalmente di caro energia, inflazione, Patto di Stabilità. (L'INDIPENDENTE)

Su altre fonti

Questa settimana, alla riunione dei ministri finanziari dell’area dell’euro, si tornerà a parlare del Meccanismo europeo di stabilità. Nell’eventualità in cui il Fondo di risoluzione unico - che è finanziato dagli stessi istituti di credito europeo - venisse ad esaurimento, le risorse mancanti potrebbero arrivare proprio dal Mes (La Stampa)

Cifre notevoli, sebbene nessuno tra i partiti favorevoli al MES sanitario stiano più invocandone i prestiti. D’altra parte, la riforma del MES non era urgente come volevano farci credere e, soprattutto, non priva di rischi (InvestireOggi.it)

Sulla spinta del caro-energia, ii prezzi al consumo nell’Eurozona hanno fatto registrare a dicembre un incremento del 5% (stima non ancora definitiva), il livello più alto degli ultimi 25 anni. Per partecipare alle due riunioni è atteso a Bruxelles il ministro dell’Economia, Daniele Franco. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

A questo punto entrerebbe in campo il Mes che, in quote annuali, arriverebbe a comprare titoli pari al 20/25% del PIL dell’eurozona. Il problema in esame è la sorte dell’ingente debito pubblico accumulatosi nell’attivo della BCE in conseguenza della crisi pandemica. (Startmag Web magazine)

Lo ha affermato il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis giungendo all'Eurogruppo. All'appello mancano anche Germania, Francia e Portogallo. (Teleborsa)

Partendo dal Mes, come riferito sabato, il fatto che Francia, Italia e Germania non abbiano ratificato non appare affatto casuale. L’unica (enorme) differenza è che questa volta non potranno essere ignorati, perché il PNRR è un’arma di ricatto molto convincente (Startmag Web magazine)