Persuadere o informare? I problemi della doppia natura dell’IA

Articolo Precedente
Articolo Successivo
Nel nostro panorama digitale in continua evoluzione, la stessa nozione di “intelligenza” sta subendo una profonda trasformazione. Tradizionalmente, l’intelligenza è stata associata alla precisione, al rigore e a un impegno incrollabile nei confronti dei fatti. Tuttavia, sia il discorso umano che le moderne intelligenze artificiali rivelano un quadro più sfumato: quello in cui la capacità di persuadere non coincide necessariamente con l’obbligo di dire la verità. (Agenda Digitale)
Su altre testate
Uno studio condotto dall’Ordine nazionale dei giornalisti in collaborazione con l’Università LUMSA ha esplorato il rapporto tra AI e giornalismo e più nello specifico il grado di familiarità che i giornalisti italiani hanno con gli strumenti basati sull’intelligenza artificiale, se e per cosa li utilizzano nello svolgimento della professione, che impatto pensano possano avere in futuro sulle redazioni e quali azioni reputino cruciali perché l’AI possa migliorare il modo di fare giornalismo. (Inside Marketing)
1. Automazione della produzione di contenuti. (AssoCareNews.it)
Due giornaliste del Columbia Journalism Review hanno confrontato otto diversi chatbot (ChatGpt, Perplexity, Perplexity Pro, Deepseek, Copilot, Grok 2, Grok 3 e Gemini) e, citandogli frammenti di vari articoli giornalistici, hanno chiesto ai motori di ricerca di identificare l'articolo che lo conteneva, fornire titolo e data di pubblicazione, nome della testata e trovare anche l'Url della pagina web corrispondente. (Corriere della Sera)

Un nuovo studio del Tow Center for Digital Journalism mette in luce un problema persistente nei chatbot basati su intelligenza artificiale: la tendenza a fornire informazioni errate con estrema sicurezza. (Multiplayer.it)
Editoria: Barachini, AI e' sfida, bene dotarsi di codici di responsabilita' (Il Sole 24 ORE)
Un ex direttore editoriale ha condiviso una testimonianza riguardante il giornalismo digitale, rivelando un uso problematico dell'intelligenza artificiale nella produzione di contenuti. La sua esperienza, iniziata come una prestigiosa opportunità professionale, si è trasformata in un confronto con pratiche editoriali discutibili. (Tom's Hardware Italia)