Gli USA, l'Europa e l'inflazione

Corriere del Ticino ECONOMIA

Negli Stati Uniti il rincaro non riguarda più solo i valori borsistici ed immobiliari, che sono «volati» grazie ai 120 miliardi di dollari immessi ogni mese dalla banca centrale americana nel circuito economico, ma anche i prezzi al consumo che sono saliti al 4,2% in aprile e che si prevede aumenteranno ancora nei prossimi mesi.

A complicare questa politica è la resurrezione dell’inflazione.

In Eurolandia sono saliti del 2% in maggio rispetto all’1,6% del

Gli Stati Uniti non stanno solo adoperandosi per una forte e rapida uscita economica dalla pandemia, ma anche per creare le premesse che la ripresa sia sana e non necessiti di continui interventi monetari come accadeva prima dell’apparizione della COVID-19. (Corriere del Ticino)

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Soprattutto se l’aumento dei prezzi alla produzione – che nell’ex Impero celeste sono tornati ai massimi dal 2008 – verrà scaricato sul consumatore finale. Si. Questo contenuto è riservato agli abbonati 1€ al mese per 3 mesi Attiva Ora Accesso illimitato a tutti i contenuti del sito 3,50 € a settimana Attiva Ora Tutti i contenuti del sito,. (La Stampa)

Una paura che tuttavia, in base a quanto emerge dal trend dei Treasuries, si è notevolmente smorzata rispetto a più di due mesi fa.Per l'indice dei prezzi al consumo di maggio, gli economisti intervistati da Dow Jones prevedono un aumento del 4,7%, quindi superiore al +4,2% di aprile (Finanza.com)

L’inflazione per il momento è solo da rialzo del prezzo del petrolio, non da rialzo dei salari. L’eccedenza di offerta di lavoro sulla domanda di lavoro rende improbabile un aumento del costo del lavoro per unità di prodotto nei prossimi mesi (Money.it)

In questo contesto, Spdr vede opportunità nel settore dei materiali. Anche se vediamo che la forte domanda degli investitori per gli ETF sul settore dell’energia continuerà nel breve termine, in realtà preferiamo un altro settore delle materie prime, i materiali, per la loro esposizione all’attuale contesto reflazionistico. (FocusRisparmio)

I prezzi delle commodities più alti hanno portato i prezzi alla produzione a volare del 9% su base annua nel mese di maggio, al ritmo più forte dal 2008. La commissione ha praticamente garantito che agirà per tenere sotto controllo l'inflazione di alcuni beni, lanciando di conseguenza un controllo sui loro prezzi. (Yahoo Finanza)

In attesa del dato market mover di questa settimana negli Usa, ovvero dell'indice dei prezzi al consumo, i timori sull'inflazione sembrano rientrare, se si considera che i tassi sui Treasuries Usa a dieci anni scendono anche sotto la soglia dell'1,50%, all'1,495%, minimo dal 7 maggio scorso. (Yahoo Finanza)