Covid & scuola: come rendere efficace la didattica a distanza

La Repubblica INTERNO

Vorrei si parlasse di Didattica di vicinanza, che non è fatta dalla tecnologia né tanto meno dalle migliori slides di PowerPoint.

A proposito di scuola, cosa ci sta insegnando questa pandemia?

Mascherine a scuola: ecco quelle attutiscono meno la voce di Viola Rita 16 Dicembre 2020 di Viola Rita. Cosa c’entra con la pandemia da Covid-19?

Covid: vacciniamo prima i ragazzi di Daniela Minerva 25 Dicembre 2020 di Daniela Minerva. (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altre testate

In questo momento, in cui è necessario attivare la didattica a distanza, Padlet diventa veramente utile, sia come contenitore di risorse per i ragazzi, o come classe virtuale, sia come archivio di materiali per tutta la scuola. (Orizzonte Scuola)

Quindi la stessa capienza sarà rispettata dalle Regioni, la maggior parte, che invece hanno deciso di aspettare per vedere come procede la curva dei contagi. RISCHIO ZONA ARANCIONE. Nelle zone cosiddette arancioni le scuole superiori restano in didattica a distanza al 100%. (Il Messaggero)

Secondo la psicopedagogista Antonella Elena Rossi, Responsabile del progetto benessere di OPERA, L’Osservatorio per Educazione al rispetto e all’autostima del Comune di Verona, Comandata Miur: “La didattica a distanza non è un ostacolo all’apprendimento ma può diventarlo se utilizzata nel modo sbagliato. (Tecnica della Scuola)

(foto: il governatore della Lombardia, Attilio Fontana). Lo comunica in nota Regione Lombardia dopo aver appreso della decisione del Tar della Lombardia sulla sospensione dell’efficacia dell’ordinanza che prevede la didattica a distanza al 100% per le scuole superiori. (ilSaronno)

Almeno sino al 24 gennaio in Lombardia gli studenti delle scuole superiori proseguiranno con la Didattica a distanza. Come possiamo aiutare i nostri figli ad affrontare meglio la didattica a distanza? (Prima la Valtellina)

Il non rientro scolastico sembra tanto smuovere piazze, palcoscenici televisivi e giornali, ma ai ragazzi, che di scuola vivono, no. A Palermo, come in altri Comuni dell’Italia, sarebbe previsto un possibile ritorno verso l’inizio di febbraio, numeri del contagio permettendo. (Younipa - il blog dell'Università degli Studi di Palermo)