L'Opinione delle Libertà

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Secondo il Fondo monetario internazionale l’economia turca quest’anno crescerà del 9 per cento, ma il dato va confrontato con inflazione e svalutazione.

La tempesta della lira turca in realtà è iniziata dal 2010, con una punta acuta nel 2018

Mariano Giustino – corrispondente di Radio Radicale dalla Turchia – l’altro giorno ha riferito che in cinque ore il cambio con l’euro della lira turca è passato da 14 a 14,43 lire. (L'Opinione)

Se ne è parlato anche su altri media

“Lascia tutto e vieni in piazza!”. (Il Fatto Quotidiano)

“I cambi al vertice sono un esempio lampante di quelle interferenze politiche nella gestione monetaria che caratterizzano il governo di Erdogan”, assicura Talbot. “In Turchia non c’è una politica monetaria indipendente della Banca centrale, c’è invece una forte interferenza politica”. (L'HuffPost)

Affinché una valuta rimanga stabile, è importante che i detentori e gli investitori abbiano fiducia nella banca centrale. La lira turca è in caduta libera. È relativamente facile spiegare perché la lira turca è crollata di oltre il 40% quest’anno e di oltre il 300% negli ultimi 15 anni. (Invezz)

Il leader turco non ha nemmeno risparmiato attacchi a quanti criticano la politica economica impressa dal governo e dall’Akp (Partito di giustizia e sviluppo). La moneta continua la corsa al ribasso con un ulteriore calo del 15%. (Corrispondenza romana)

E così, appunto, ha fatto per qualche giorno Apple. Una volatilità talmente grave da aver portato diversi negozi online a bloccare le vendite dei propri prodotti. (HDblog)

Una previsione che potrebbe portare la Turchia a diventare l’Argentina dell’Egeo e costringere il paese a chiedere assistenza al Fondo monetario internazionale. Lo ha dichiarato lo stesso presidente, in un videomessaggio trasmesso in occasione del vertice Turchia 2023 organizzato da Turkuvaz Media (Domani)