Morto Khan, il padre della bomba atomica pachistana

Giornale di Sicilia ESTERI

Divenuto direttore della ricerca sulla fissione nucleare nel progetto, Khan si vantò di non aver mai contribuito a progettare gli ordigni.

Perdono che naturalmente gli fu accordato, anche se l’anziano fisico, divenuto capro espiatorio, restò agli arresti domiciliari fino al 2009

Eroe in patria e in gran parte del mondo islamico, pericolo pubblico in Occidente come responsabile della proliferazione delle armi nucleari in Iran e Corea del Nord: Abdul Qadeer Khan, lo scienziato padre della bomba atomica del Pakistan, è morto a 85 anni, stroncato dal coronavirus (Giornale di Sicilia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Per 10 anni durante l'occupazione sovietica del vicino Afghanistan, i successivi presidenti degli Stati Uniti hanno dichiarato che il Pakistan non stava sviluppando armi nucleari. La certificazione era necessaria secondo la legge americana per consentire l'aiuto degli Stati Uniti ai ribelli anticomunisti attraverso il Pakistan. (La Repubblica)

Era stato ricoverato nello stesso ospedale anche ad agosto, da cui era stato dimeso a settembre. Poi è stato però nuovamente ricoverato a seguito del peggioramento delle sue condizioni. (QuotidianPost.it)

Ma all'inizio degli anni 2000 Islamabad diventò uno degli alleati strategici degli Stati Uniti nella Guerra al Terrore lanciata da George W. Bush. Eroe in patria e in gran parte del mondo islamico, pericolo pubblico in Occidente come responsabile della proliferazione delle armi nucleari in Iran e Corea del Nord: Abdul Qadeer Khan, lo scienziato padre della bomba atomica del Pakistan, è morto a 85 anni, stroncato dal Covid. (ilmattino.it)

ANSA Covid: Morto A. Q. Khan, 'padre' bomba atomica pachistana. - ISLAMABAD, 10 OTT - Abdul Qadeer Khan, 'padre' della bomba atomica pakistana, è morto a Islamabad all'età di 85 anni: era malato di Covid. (Notizie - MSN Italia)

Khan arrivò in Pakistan nel 1976: aveva con sé due progetti per costruire centrifughe per arricchire l’uranio, processo fondamentale per la costruzione dell’arma nucleare. Nonostante la sua storia, comunque, in Pakistan è considerato ancora oggi una specie di eroe nazionale, a cui sono state intitolate scuole, ospedali e istituti di ricerca. (Roccarainola.net)

Il 5 febbraio 2004, l'allora presidente pakistano, il generale Pervez Musharraf, lo aveva perdonato. Ma aveva una fama sinistra in Occidente: nel gennaio del 2004, aveva lui stesso confessato di essere coinvolto in una rete di contrabbando internazionale che trafficava tecnologia nucleare con la Libia e la Corea del Nord. (AGI - Agenzia Italia)