Pedopornografia sul web, 26 indagati. Perquisizioni anche in Veneto - TGR Veneto

TGR – Rai INTERNO

A fondamento delle perquisizioni sono stati posti gli esiti dell’attività 'sotto copertura' condotta dai poliziotti del Capoluogo piemontese.

Gli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno eseguito 26 decreti di perquisizione in molte regioni, e indagato altrettanti soggetti responsabili di detenzione e diffusione di materiale realizzato mediante sfruttamento di minori degli anni 18 ed al sequestro di migliaia di files. (TGR – Rai)

Ne parlano anche altre testate

Il resto è stato possibile seguendo le tracce informatiche lasciate in rete dagli internauti Il materiale pedopornografico veniva divulgato previo pagamento di una somma di denaro che abilitava all'iscrizione al canale. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Dopodiché sono state verificate le tracce informatiche lasciate in rete dagli utenti e questo ha portato alla loro identificazione e alla conseguente perquisizione. (Torino Top News)

"Particolarmente interessante - si legge in una nota della polizia postale - si è rivelata la presenza di un ambiente chiuso, pubblicizzato dal proprio promotore, in cui veniva divulgato materiale pedopornografico previo pagamento di una somma di denaro che abilitava all’iscrizione al canale, anch’esso oggetto di accertamenti nel corso dell’indagine. (GenovaToday)

Per la campagna messa in piedi in tutto il territorio nazionale sono state arrestate di tre persone in Piemonte, Campania e Puglia e sequestrate migliaia di files. Le misure. Il materiale illegale sequestrato, altamente diversificato per categorie, contiene diversi contenuti raccapriccianti che ritraggono vere e proprie violenze sessuali in danno soprattutto di neonati. (Il Riformista)

Materiale pedopornografico online. Gli investigatori del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino hanno concluso una complessa operazione di contrasto alla pedopornografia online, che ha portato all’esecuzione di 26 decreti di perquisizione e a indagare altrettanti soggetti, responsabili di detenzione e diffusione di materiale realizzato mediante sfruttamento di minori. (Prima Lecco)

L’indagine, condotta su tutto il territorio nazionale (26 i decreti di perquisizione eseguiti ed altrettante le persone indagate) ed avviata già dallo scorso mese di febbraio, ha consentito agli inquirenti di smantellare una vera e propria rete di utenti italiani che, su una nota piattaforma di messaggistica, si scambiavano materiale pedo-pornografico realizzato utilizzando anche bambini in tenera età. (Cronaca Qui)