Referendum, ecco perché 5 sì cambiano l’Italia

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In primavera saremo chiamati a votare per cinque referendum su lavoro e cittadinanza. Ma di cosa si tratta nello specifico? Ecco un piccolo vademecum per capire i quesiti che saranno sottoposti al voto delle cittadine e dei cittadini. Licenziamenti e reintegro L’obiettivo è eliminare le disparità di trattamento tra i lavoratori assunti prima e dopo il 7 marzo 2015 in caso di licenziamento illegittimo. (Collettiva.it)
Ne parlano anche altri giornali
Dalla sede dell’Associazione stampa estera, alle ore 15, con il segretario generale Cgil e il segretario di +Europa. Diretta su Collettiva (Fisac Cgil)
Lavoro, sicurezza, dignità, cittadinanza e democrazia. Nella cornice dell’Hotel de la Ville, la segreteria provinciale guidata da Italia D’Acierno ha ospitato i massimi riferimenti regionali e nazionali: al fianco del segretario regionale Nicola Ricci, Maurizio Landini che torna in Irpinia dopo circa dieci anni di assenza. (Orticalab)
Accolto dalla Segretaria provinciale Italia D’Acierno, da quello generale della Cgil Napoli e Campania Nicola Ricci e da delegate e segretarie delle categorie che sono intervenuti nel corso dei lavori, Landini si è concesso a microfoni e taccuini snocciolando tutti i temi caldi che sta vivendo il mondo del lavoro, sia a livello nazionale che locale. (anteprima24.it)

Avellno, Landini: referendum non contro governo ma per cambiare leggi sbagliate Il segretario nazionale della Cgil: in venti anni troppi errori su lavoro e cittadinanza (Ottopagine)
Nell'incontro di martedì 11 marzo a Palazzo Chigi su referendum sul lavoro e sulla cittadinanza "chiederemo tre cose: che si fissi la data per il voto e che ci sia l'election day accorpando le amministrative per spendere meno soldi e favorire la partecipazione; che venga fatto un decreto che permetta ai fuori sede, 4 milioni di persone tra studenti e lavoratori, di votare dove sono, così come tutti gli italiani all'estero siano messi nelle condizioni di esercitare il loro diritto al voto e infine abbiamo chiesto un incontro agli organi di informazione, a partire dalla Rai, perché sia data una corretta informazione sui temi dei referendum". (CGIL)
La Corte Costituzionale ha infatti ritenuto validi i cinque quesiti referendari per i quali nel 2024 la Cgil, insieme a partiti di centrosinistra e associazioni, ha raccolto 5 milioni di firme. (Sassilive.it)