Insegnante morta dopo vaccino, famiglia contro archiviazione: “Era in perfetta salute”

quotidianodigela.it SALUTE

I legali della famiglia, però, hanno deciso di opporsi, formalizzando un’azione in tal senso, che a questo punto verrà valutata dal gip del tribunale.

Secondo i pm non sono emerse correlazioni di rilievo penale tra la somministrazione del vaccino Astrazeneca, la morte di Zelia Guzzo e colpe imputabili ai medici.

La donna aveva dunque diritto ad essere informata congruamente sui rischi che avrebbe corso, tanto più che, già all’epoca, numerosi Paesi avevano temporaneamente escluso, o raccomandato di evitare, la somministrazione di quel vaccino”

Nessuno l’aveva informata che questa poteva essere una delle ‘reazioni avverse’ della pratica vaccinale. (quotidianodigela.it)

Ne parlano anche altre testate

In Italia oltre tre milioni di over 60 invece non hanno ricevuto neppure la prima dose, nonostante siano la fascia più esposta ai rischi letali del Covid. L'indice di contagio Rt. Ancora in calo, per la quarta settimana consecutiva, l'indice di contagio Rt in Italia (LA NAZIONE)

Lo dice il sottosegretario alla Salute Andrea Costa oggi a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1 C’è una raccomandazione per gli over 60 e tutto sommato se ad essa ci si attiene non sarebbe male”. (LaPresse)

«È sbagliatissimo proporre i vaccini Johnson & Johnson e Astrazeneca ai giovani, specialmente alle donne. Lo afferma Antonella Viola, immunologa, docente di patologia generale a Padova, direttore scientifico dell'istituto di ricerca pediatrica Città della Speranza, in un'intervista. (ilgazzettino.it)

L’immunologa cita uno studio di Science “dove si spiega come man mano che scende l’età i rischi di ricevere questi vaccini superano ampiamente i benefici. Viola: “Sbagliatissimo negli open day vaccino Astrazeneca ai giovani”. (Il Primato Nazionale)

Dopo quella data non somministreremo più AstraZeneca — conferma il direttore generale della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva —. Così rimaniamo nel range di una settimana in più o in meno rispetto al tempo raccomandato tra la prima e la seconda somministrazione». (Corriere del Mezzogiorno)

Secondo Viola, la raccomandazione dell’Aifa “dovrebbe essere più chiara e perentoria L’immunologa ha citato uno studio di Science “dove si spiega come man mano che scende l’età i rischi di ricevere questi vaccini superano ampiamente i benefici. (Meteo Web)