Diritti e soldi, è guerra su Harvard

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Ordini, disobbedienza e punizioni. La dinamica si ripete. Donald Trump chiede o impone e se le istituzioni a cui si rivolge si ribellano, scatta la vendetta. L'ultimo episodio riguarda il tempio dell'accademia mondiale, Harvard, la più antica università degli Stati Uniti, che ha sfornato 8 presidenti e oltre 160 premi Nobel. L'amministrazione Trump ha minacciato di revocare le esenzioni fiscali, ha congelato 2,2 miliardi di dollari di fondi federali e 60 milioni in contratti pluriennali dopo che l'ateneo (privato) ha respinto una serie di richieste, avanzate dalla Casa Bianca con una lettera al board. (il Giornale)
La notizia riportata su altri media
In un messaggio arrivato 12 ore dopo la presa di posizione di Harvard a non piegarsi alle richieste dell'amministrazione - a cui ha fatto seguito il congelamento da parte di Washington di 2,2 miliardi di dollari in fondi di ricerca - la presidente pro tempore di Columbia Claire Shipman ha detto di aver letto con grande interesse le parole del suo collega di Harvard Alan Garber e aggiunto che l'università di New York repingerà un'ingerenza pesante da parte del governo che potrebbe danneggiare la nostra istituzione e minare riforme utili. (Corriere del Ticino)
Dichiarazione che sarebbe sembrata scontata un paio di mesi fa. Con la quale l’ateneo più prestigioso d’America ha respinto l’intimazione della Casa bianca a cessare ogni iniziativa di pari opportunità, pena la perdita dei finanziamenti pubblici. (Il Manifesto)

WASHINGTON. L’ha fatto con forza lunedì, in un modo che ha infuso energia ad altre università in tutto il paese, timorose dell'ira del presidente, respingendo le richieste di Trump in materia di assunzioni, ammissioni e programm… (La Stampa)
Proprio per questo, vale la pena di leggerle con attenzione: «Nessun governo, indipendentemente dal partito al potere, dovrebbe dettare cosa le università private possono insegnare, chi possono ammettere e assumere e quali aree di studio e ricerca possono perseguire». (Il Manifesto)