Il dl Sicurezza fa già acqua. E Piantedosi rincara la dose

Il dl Sicurezza fa già acqua. E Piantedosi rincara la dose
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Il Manifesto INTERNO

In vigore da appena trentasei ore e già rischia il marchio di incostituzionalità. È l’Associazione nazionale magistrati, soprattutto, a riconoscerne i chiari tratti – subodorati anche dalla difesa di un imputato che ha sollevato la questione davanti al tribunale di Milano – nel decreto Sicurezza che ieri è stato assegnato alle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera per la conversione in legge entro 60 giorni. (Il Manifesto)

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La filosofia di quel decreto si ispira allo spirito dei tempi: comprimere i diritti delle persone. È entrato in vigore alcuni giorni fa, ma anche nella versione passata al vaglio del Quirinale, il decreto sulla sicurezza continua a fare acqua da moltissime parti, se lo si guarda con un’attenzione particolare ai diritti. (Radio Popolare)

Viene introdotto il reato di detenzione di materiale con finalità di terrorismo. Punito con la reclusione da due a sei anni chi si procura o detiene materiale contenente istruzioni sulla preparazione e l’uso di congegni bellici micidiali, armi, sostanze chimiche o batteriologiche e di ogni altra tecnica o metodo per il compimento di atti con finalità di terrorismo. (il Giornale)

Gli esperti, tra cui Gina Romero, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sui diritti alla libertà di riunione e associazione pacifica, sostengono che questo decreto contiene disposizioni non in linea con il diritto internazionale dei diritti umani. (Centro di Ateneo per i Diritti Umani)

Sicurezza, il testo diventa decreto dopo i rilievi del Colle

“Il nuovo decreto sicurezza dice di voler proteggere i cittadini, ma rimborsa le spese legali a chi li ha uccisi”. Inizia così Fabio Anselmo un post nel quale critica aspramente la nuova normativa voluta dal governo Meloni. (Estense.com)

Infine, il Ddl Sicurezza è diventato decreto, aggirando il Parlamento e il Quirinale. Una metamorfosi necessaria per sottrarsi al confronto delle Camere, ma anche per non cedere sulle misure di pura disumanità nel mirino del Presidente della Repubblica, a partire dal divieto di acquistare Sim per i migranti irregolari e dal carcere per le donne incinte o madri di bimbi piccoli. (Il Fatto Quotidiano)

Il Senato ha sospeso, accogliendo la richiesta avanzata in tal senso dal gruppo FdI, l'esame del provvedimento, scatenando l'ira delle opposizioni. Stop al disegno di legge Sicurezza. (il Giornale)