Prosecco, ok della Ue al vino croato Prosek. Zaia: «È vergognoso»

Corriere della Sera INTERNO

«Sommergeremo Bruxelles di carte e metteremo in campo ogni iniziativa, anche la più clamorosa, per fermare i croati», tuona Bizzotto.

E la questione probabilmente arriverà a Roma: la presidente del gruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani chiede direttamente al governo di schierarsi

Ma, soprattutto, così si mortifica la storia e l’identità di un territorio che ha appena ottenuto il riconoscimento dell’Unesco». (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

La vicenda nasce quando la Croazia chiede il riconoscimento della denominazione Prošek come menzione tradizionale da abbinare a un vino bianco locale simile al passito. Quella che è già stata definita “la guerra delle bollicine tra l’italiano Prosecco e il croato Prošek” aggiunge un nuovo tassello alla vicenda: la denominazione del vino croato Prošek è ammissibile. (La Tribuna di Treviso)

Chiediamo al ministro Patuanelli che già domani 16 settembre, nel corso del G20 Agricoltura a Firenze, indichi quali procedure d’urgenza verranno disposte per tutelare la denominazione Prosecco e contestualmente il territorio di produzione». (TrevisoToday)

Lo ha reso noto l'assessore regionale alle Risorse agroalimentari del Friuli Venezia Giulia Stefano Zannier ricordando che solo lo Stato membro dell'Unione europea portatore di interesse, in questo caso l'Italia, può opporsi al riconoscimento della denominazione per il vino bianco passito croato (Il Friuli)

Si torna a parlare della “battaglia” del Prosecco tra l’Italia e la Croazia. La decisione ha provocato la reazione della Coldiretti che vede nel via libera dell’UE un vero e proprio attacco al Made in Italy. (inItalia)

Per il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni "è inaccettabile un eventuale utilizzo della dicitura Prosek da parte della Croazia". Sul punto è intervenuto oggi anche il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, per il quale "il Prosek è una vergogna assoluta" (Adnkronos)

"La decisione della Commissione Europea sul riconoscimento dell'indicazione geografica protetta del vino croato Prosek è sbagliata. Secondo Wojciechowski, "le norme garantiscono correttezza ed equità tra tutte le parti e mirano ad evitare etichettature che inducano in errore i consumatori". (TGR – Rai)