Sanatoria fiscale per il quinquennio 2018-2022: votazione imminente
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Al voto oggi, 1° ottobre, la sanatoria per il quinquennio 2018-2022, introdotta dall’emendamento al D.L. n. 113/2024, che rende possibile per i contribuenti sanare cinque anni d’imposta (dal 2018 al 2022), qualora abbiano applicato gli ISA e aderito al concordato preventivo biennale entro il 31 ottobre 2024. Il D.d.l. di conversione del Decreto “Omnibus” (D.L. n. 113/2024) ha ottenuto l’ok delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato e nella giornata odierna, 1° ottobre, verrà votata la fiducia. (MySolution)
Su altri giornali
Concordato preventivo biennale, il condono fiscale è l’ultima mossa per incentivare le adesioni. Il costo del condono abbinato al concordato preventivo biennale è di quasi un miliardo, risorse stanziate in buona parte attingendo al fondo per l'attuazione della riforma fiscale. (Informazione Fiscale)
Lo prevede un emendamento di maggioranza al decreto Omnibus approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato. L'adesione al concordato preventivo biennale per il 2024-2025 rappresenta di fatto una sanatoria per le partite Iva che abbiano evaso il Fisco nel periodo 2018-2022. (QuiFinanza)
ROMA Chi aderirà al concordato preventivo biennale per il 2024-25, che interessa una platea potenziale di 4,5 milioni di autonomi e partite Iva, potrà regolarizzare a buon mercato — un vero e proprio «condono» secondo le opposizioni — le somme evase nel periodo 2018-2022. (Corriere della Sera)
Unica penalizzazione, in caso di adesione al ravvedimento, l'allungamento del termine di decadenza dell'accertamento. Per incentivare ulteriormente l'adesione al concordato preventivo biennale, ecco spuntare il ravvedimento speciale. (MySolution)
Arriva il condono 2025, scudo fiscale per gli anni 2018-2022, nel concordato preventivo biennale (la novità fiscale più importante). Il relativo emendamento è stato approvato al decreto Omnibus. Ora passa la palla al Senato: dovrà esserci la conversione in legge entro l’8 ottobre 2024. (Quotidiano di Sicilia)
Per la precisione 212 milioni per il 2025, 267 per il 2026, 223 per il 2027, 176 milioni per il 2028 e 108 milioni 2029. Anche l’ultimo condono partorito dalla maggioranza, come tutti i precedenti, costringe l’erario a rinunciare a una fetta importante delle risorse che avrebbe potuto recuperare: quasi 1 miliardo. (Il Fatto Quotidiano)