Il bluff di San Siro da mollare prima possibile: San Donato deve essere l’unica via

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Il settore immobiliare a Milano città è sicuramente il più caldo per fare business: basterebbe questa semplicissima osservazione a comprendere perché Milan e Inter hanno deciso di imbarcarsi nell’impresa impossibile chiamata “Nuovo San Siro”. Astenersi dal fornire altre motivazioni pretestuose e ipocrite: non c’è nessun tipo di riflessione “affettiva”, il principio è quello di provare a capire se si può o meno concretamente realizzare la speculazione dei sogni di ogni fondo di investimento. (SportItalia.it)
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Il documento contiene anche l’offerta di acquisto dello stadio di San Siro e dell’area limitrofa da parte dei club – un’offerta vicina alla valutazione dell’Agenzia delle entrate, 197 milioni di euro, da cui però le due società calcistiche vorrebbe sottrarre i costi di bonifica – e delinea una rivoluzione per l’intera area. (Eurosport IT)

L’idea di Milan e Inter è di realizzare negli spazi circostanti anche le proprie sedi, oltre ai rispettivi musei, un albergo, negozi e parchi. In un contesto che vedrà un’importante riqualificazione dell’area, con circa 55mila metri quadrati di aree verdi e 72mila di parcheggi sotterranei. (fcinter1908)