Genitori e docenti in piazza: Comitato “Priorità alla scuola” batte sindacati 2 a 0

La Tecnica della Scuola INTERNO

Nella giornata del 25 giugno, infatti, il Comitato è riuscito ad organizzare manifestazioni di protesta in 60 città italiane riscuotendo un successo inatteso.

Fin da subito all’iniziativa del Comitato avevano aderito associazioni professionali storiche come il Cidi e il Movimento di Cooperazione educativa, ma anche i sindacati di base (Cobas e Unicobas).

I numeri parlano chiaro: in questa fase, il Comitato “Priorità alla scuola” conta più dei 5 sindacati del comparto messi insieme. (La Tecnica della Scuola)

Ne parlano anche altre fonti

Roma, Valeria Sentili dell'Istituto Francesca Morvillo: «I doppio turni col tempo pieno li faccio di notte»​. Ultimo aggiornamento: Giovedì 25 Giugno 2020, 12:46. . Perché con il distanziamento la scuola, senza aule e senza docenti, rischia di non riaprire. (Leggo.it)

Ciò è stato possibile a seguito di una delibera regionale firmata dal presidente Rossi il 12 giugno, in base alla quale possono essere offerti servizi anche ai bambini sotto i 3 anni. Play Replay Play Replay Pausa Disattiva audio Disattiva audio Disattiva audio Attiva audio Indietro di 10 secondi Avanti di 10 secondi Spot Attiva schermo intero Disattiva schermo intero Skip Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi. (Arezzo Notizie)

Riunione al Ministero dell’Istruzione tra i sindacati, gli uffici scolastici regionali e la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. Diamo un pacchetto di soluzioni e tutte le risorse che servono e accompagniamo le scuole una per una, fino alla ripresa di settembre”. (La Tecnica della Scuola)

“Se vogliamo riaprire la scuola servono altri soldi”, aggiunge Pino Turi di Uil Scuola, che ha bocciato il Piano Azzolina perché “ingarbugliato”, annunciando battaglia. (L'HuffPost)

Un docente infatti garantisce ogni settimana 18 ore da 60 minuti, riducendole a 40 minuti si ottengono 27 ore settimanali». La verità è che siamo spaesati: servono linee guida più precise e mi auguro che quelle definitive lo siano. (Il Messaggero)