Coronavirus, operai in sciopero dall’alba. C’è l’intesa dei sindacati con il governo: rivisto l’elenco delle attività produttive essenziali

Open INTERNO

«L’accordo tra Governo e sindacati sulle chiusure delle attività non essenziali è un ulteriore passo in avanti, così come abbiamo auspicato», dice in una nota il responsabile lavoro della segreteria Pd Marco Miccoli.

Il nodo resta l’elenco delle attività che proprio da oggi devono restare aperte, perché considerate indispensabili.

Per i call center, dovrebbero restare aperti solo quelli che svolgono «assistenza essenziale». (Open)

Ne parlano anche altri media

Abbiamo rivisitato l’elenco delle attività produttive indispensabili, in modo da garantire la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici. 13.12 – Finito l’incontro sindacati-governo: “Risultati positivi”. (Il Fatto Quotidiano)

Decine di migliaia di migranti irregolari e richiedenti protezione sono esclusi dalle strutture di accoglienza, a rischio della propria salute e quella degli altri. “Garantire sicurezza ai cittadini stranieri, così come a tutte le persone che in questo momento rischiano di restare ai margini, è un tema urgente che va affrontato per il bene loro e di tutta la comunità”, concludono. (rassegna.it)

Così il leader della Cgil, Maurizio Landini, in un videomessaggio dopo l'intesa raggiunta con il governo. Abbiamo presentato al Governo le nostre proposte - ha proseguito il leader della Uil - e abbiamo fatto un confronto serrato di merito. (Rai News)

Mentre si svolgeva questo tavolo di confronto i lavoratori hanno aderito allo sciopero di 8 ore indetto dai sindacati per salvaguardare la salute di tutti i lavoratori. È stato tolto dall’elenco tutto ciò che non era essenziale, visto il momento difficile che stiamo vivendo». (LegnanoNews)

4 ' di lettura. Il governo sembra essere riuscito a trovare un accordo con i sindacati e scongiurare il pericolo di scioperi che avrebbero procurato disservizi gravi per il Paese. (The Wam.net)

Limitazioni per i call center, e nuove categorie che potranno rimanere aperte, come quelle per la consegna a domicilio. L'allegato al decreto non è cambiato tanto, ma quel poco è stato sufficiente per convincere CGIL-Cisl e Uil a firmare. (La Pressa)