La morte di Dag Hammarskjöld: un crimine che deve restare sepolto nella storia

La Voce di New York ESTERI

A 60 anni dalla tragedia, la fine di Hammarskjöld è ancora una verità incompleta.

Il 24 marzo 1960 il segretario generale delle Nazioni Unite Dag Hammarskjöld tiene una conferenza stampa presso la sede delle Nazioni Unite (Foto delle Nazioni Unite). Era la notte tra il 17 e il 18 settembre 1961, quando l’aereo DC-6, sul quale viaggiava Dag Hammarskjöld, Segretario generale delle Nazioni Unite, si schiantò a terra a pochi chilometri dall’aeroporto di Ndola, nel territorio che ora appartiene all’attuale Zambia (La Voce di New York)

Se ne è parlato anche su altre testate

Per salvare vite il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres si dice a favore di un “dialogo” continuo con i talebani. “Occorre mantenere un dialogo con i talebani – ha proseguito Guterres – dove affermiamo i nostri principi in modo franco. (OnuItalia)

Unico sopravvissuto, un ufficiale della sicurezza americano di nome Harold Julien, che morì successivamente per le gravi ferite riportate. Il 24 marzo 1960 il segretario generale delle Nazioni Unite Dag Hammarskjöld tiene una conferenza stampa presso la sede delle Nazioni Unite (Foto delle Nazioni Unite). (La Voce di New York)

“Il nostro dovere è di estendere la nostra solidarietà a un popolo che soffre molto, dove milioni e milioni rischiano di morire di fame”, ha insistito il capo delle Nazioni Unite. (Ticinonews.ch)

(ANSA-AFP) - NEW YORK, 09 SET - Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, si die a favore di un "dialogo" continuo con i talebani in Afghanistan, temendo un impatto anche nel Sahel dello scenario verificatosi quest'estate in questo Paese. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres è a favore di un "dialogo" continuo con i talebani in Afghanistan; anche per evitare un "crollo economico" del Paese, "dove milioni e milioni rischiano di morire di fame". (Bluewin)

La startup mira a stabilire una rete globale di coltivazioni di alghe e, insieme a partner locali, ha stanziato siti in Tunisia (100 ettari), Mozambico (80 ettari), Bretagna (350 ettari), Maine (40 ettari), British Columbia (412 ettari). (pesceinrete.com)