Covid, nuovo decreto: niente spostamenti tra Regioni fino a marzo

Tuttosport INTERNO

Non va dimenticato che fino al 5 marzo è in vigore il Dpcm che consente, in ambito regionale nelle regioni gialle e comunale in quelle arancioni, lo spostamento "verso una sola abitazione privata abitata", una sola volta al giorno e rispettando il coprifuoco dalle 22 alle 5.

Resta dunque il divieto di "ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute", consentendo in ogni modo "il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione". (Tuttosport)

Ne parlano anche altre fonti

«Dobbiamo mettere a posto la governance - ha detto la ministra Gelmini - le Regioni devono essere maggiormente coinvolte nel processo decisionale. Tra le novità del provvedimento, discusso stamani in Consiglio dei Ministri, c'è anche il blocco agli spostamenti in zona rossa verso le abitazioni private: non sarà consentito quindi andare a trovare parenti e amici. (VareseNoi.it)

Stop, dunque, anche agli spostamenti in zona rossa verso abitazioni private. Il provvedimento era nell’aria da giorni, complice la risalita dell’indice RT di contagio. (Il Messaggero Veneto)

Tra le novità del provvedimento c'è anche il blocco agli spostamenti in zona rossa verso le abitazioni private. La misura ha trovato il consenso delle Regioni che già ieri sera, durante il vertice con il governo, avevano dato un sostanziale via libera. (la Repubblica)

In quei casi ci si può spostare verso abitazioni private per trovare amici o parenti tra le 5 e le 22. Non sarà possibile spostarsi tra le regioni o province autonome in Italia fino al 27 marzo 2021. (gonews)

Le nuove scadenze da rispettare. Stando a quanto stabilito con il nuovo decreto legge, la proroga sul divieto degli spostamenti tra Regioni sarà prolungato per altri 30 giorni. (Altranotizia)

l governo chiede "una moderazione nelle esternazioni delle nostre comunicazioni, ma niente di più. C'è chi avanza l'ipotesi che possa essere lui il coordinatore unico, ma ribatte: "Aspettiamo che il presidente ci dica cosa fare. (la Repubblica)