Messico, è scontro con gli Usa sull’elezione diretta dei giudici
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Il Paese latino, che è il primo partner commerciale degli Stati Uniti, sta approvando una riforma costituzionale che stravolgerebbe il sistema giudiziario, legandolo al consenso popolare. Scettica Washington: “Democrazia a rischio” Far eleggere i giudici direttamente dal popolo. In Italia il nostro sistema non lo prevede assolutamente, anche se l’idea ha sempre stuzzicato il centrodestra (l’ultimo, pochi anni fa, è stato il leader della Lega Matteo Salvini), ma in altre parti del mondo questa pratica è ammessa, come negli Stati Uniti, o sta per diventarlo, seppur tra mille polemiche, come in Messico (FIRSTonline)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il presidente socialista Andrés Manuel López Obrador ha deciso di sospendere i rapporti con l’ambasciata americana a Città del Messico: «L’ambasciatore americano in Messico – spiega Rampini – ha criticato la riforma della magistratura con cui il presidente e i suo partito vogliono istituire l’elezione diretta dei magistrati da parte dei cittadini». (Corriere TV)
I giudici messicani sono sul piede di guerra e da giorni stanno mettendo in atto una serie di iniziative, tra cui lo sciopero, in segno di protesta contro il discusso progetto di riforma del sistema giudiziario voluto dal presidente Andres Manuel Lopez Obrador detto comunemente AMLO, approvato ieri dalla commissione della Camera. (Il Dubbio)
Messico, le proteste contro la riforma giudiziaria 27 agosto 2024 (Il Sole 24 ORE)
Attraverso un video trasmesso sui suoi social network, la presidente eletta del Messico, Claudia Sheinbaum, ha negato che la ratifica della maggioranza qualificata di Morena ed alleati alla Camera dei deputati le conferirà "molto potere", poiché con la riforma della magistratura - ha chiarito - non potrà più nominare personalmente i membri della Corte, come avviene attualmente. (Il Messaggero Veneto)