Prima Ora di Giovedì 26 settembre 2024

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Corriere della Sera ESTERI

«Una guerra totale in Medio Oriente è possibile». Joe Biden «Ci riserviamo il diritto di usare armi nucleari in caso di aggressione». Vladimir Putin Buongiorno. Joe Biden è noto per il suo ottimismo, per la sua volontà pervicace di trattare, di usare tutte le armi diplomatiche a disposizione per arrivare a una tregua, a un cessate il fuoco, se non proprio alla pace. Eppure anche lui ieri si è dovuto arrendere all’evidenza. (Corriere della Sera)

Su altri media

Oggi l'intervento all'Assemblea dell'Onu a New York. Netanyahu replica: «Andiamo avanti con i combattimenti». (ilmattino.it)

Le principali notizie di oggi, 26 settembre 2024. Israele è pronto a lanciare un'invasione terrestre del Libano. I bombardamenti continui hanno già costretto circa 90.000 libanesi a fuggire dalle loro case, diretti verso il nord del Paese. (Tp24)

Ha aggiunto che altri due attacchi hanno ucciso tre persone nel villaggio di Maaysra, a nord di Beirut, e tre ad Ain Qana a sud. Il ministero libanese della Salute ha detto che un attacco israeliano al villaggio di Joun nei monti Chouf, a sud-est di Beirut, ha ucciso quattro persone. (Tiscali Notizie)

Raid aereo israeliano devasta la valle della Bekaa: otto morti, tra cui donne e bambini

Nella nuova fase del conflitto tra Hezbollah e Israele, ormai ben oltre le definizioni di guerra di logoramento o a bassa intensità, Gerusalemme ha ucciso un numero di persone equivalente a circa la metà dei morti fatti in un intero mese di combattimenti nell’estate del 2006. (Limes)

Anche il Libano, dopo Gaza, dopo Cisgiordania, Siria, Iraq, Yemen. Una vasta parte del mondo abbandonata all’aggressione militare dell’impero e del suo braccio armato locale, Israele. È doloroso vedere le immagini di uomini, donne, bambini, anziani stremati in coda verso il nulla, in fuga dalle loro case. (Il Fatto Quotidiano)

Le operazioni di soccorso, coordinate dalla Croce Rossa libanese e dalla Protezione Civile, hanno permesso di evacuare decine di feriti, molti dei quali in gravi condizioni, verso gli ospedali della regione. (Famiglia Cristiana)